FRANCOFORTE (WSI) – La conferenza stampa di Mario Draghi è stata interrotta per pochi minuti dopo che una manifestante ha assalito il governatore della banca centrale. La donna è balzata sulla scrivania e ha poi lanciato in aria dei coriandoli urlando “basta alla dittatura della Bce” (vedi video in fondo).
La Bce è diventata l’obiettivo di chi vede l’istituto come uno dei simboli del capitalismo e tra i colpevoli della crisi finanziaria. Chi si oppone alle misure di austerity imposte in Grecia e in altri paesi della periferia europea ha spesso manifestato a Francoforte contro l’istituto. A mrzo circa dieci mila manifestanti hanno sfilato in un corteo organizzato dal movimento “Blockupy” il cui obiettivo era rovinare la festa dell’inaugurazione della nuova sede della banca centrale. 350 persone sono finite in manette e alcuni poliziotti sono rimasti feriti.
Prima dell’improvviso assalto in diretta, dal quale Draghi si è cercato di difendere alla meglio, il banchiere aveva iniziato a parlare del programma di Quantitative Easing, osservando che il massiccio piano di acquisto di titoli di stato proseguirà fino a che l’inflazione non tornerà vicino ai livelli desiderati del 2%. Il programma, ha ricordato il banchiere, è abbastanza flessibile da poter essere modificato in corsa e “deve essere implementato perché funzioni”.
Draghi ha inoltre osservato come le condizioni finanziarie dei mercati siano migliorate e la domanda interna sia il principale fattore trainante della crescita.
La ripresa si rafforzerà ed espanderà gradualmente, secondo Draghi. I rischi che potrebbero compremmetere le previsioni di crescita “sono diventati più equilibrati”.
Sulla Grecia, Draghi ha ricordato che la banca centrale è esposta per 110 miliardi al paese e che l’istituto si impegna a continuare a tenere aperto il canale dei finanziamenti straordinari concessi alle banche elleniche in difficoltà tramite la struttura Ela.
La questione del sostegno della Bce ad Atene e alle sue banche “è interamente nelle mani del governo greco”, ha avvertito il presidente della banca di Francoforte. “Non voglio nemmeno prendere in considerazione” l’ipotesi di una insolvenza sui pagamenti da parte della Grecia.
Senza sorprese l’istituto centrale europeo ha deciso di mantenere inviarati i tassi di interesse di riferimento. Il costo del denaro rimane allo 0,05%, mentre i tassi di interesse sui prestiti marginali rimangono allo 0,3% e il tasso sui depositi al -0,2%. Draghi ha precisato che la banca non abbasserà ulteriormente i tassi sui depositi.
I mercati erano particolarmente curiosi di conoscere i nuovi dettagli sull’impatto che sta avendo il programma di Quantitative Easing.
L’euro cede terreno nei confronti del biglietto verde scendendo sotto i 1,06 dollari mentre va in scena la conferenza stampa di Draghi, cominciata con 5 minuti di ritardo alle 14.35. I tassi sui titoli a dieci anni italiani scambiano in rialzo all’1,23%.
Le Borse europee intanto confermano i rialzi. Lo Stoxx Europe 600 di riferimento scambia in progresso dello 0,6%, consolidando i guadagni dopo la decisione della Bce.
(DaC)