EW YORK (WSI) – Il caro dollaro pesa (e anche tanto) sull’industria nordamericana. Secondo i calcoli della società di consulenza FiREapps, nel corso del quarto trimestre le aziende Usa hanno subito il peso dell’apprezzamento della valuta statunitense, che ha colpito il giro d’affari estero per un ammontare totale pari a 18,66 miliardi di dollari (+367% sul trimestre precedente). E, stando alle previsioni degli analisti, la situazione è destinata a peggiorare nel corso del primo trimestre di quest’anno.
Con l’apprezzamento del dollaro, per le società e i consumatori americani fuori dagli Stati Uniti è diventato più oneroso l’acquisto di prodotti made in Usa. Ne è derivato che l’impatto negativo del cambio nel corso del quarto trimestre 2014 è stato superiore a più del doppio rispetto ai tre trimestri precedenti messi insieme (vedi grafico).
Guardando avanti la situazione rischia di peggiorare. Gli analisti di Goldman Sachs hanno previsto una parità euro/dollaro alla fine dell’anno e una discesa ulteriore a 80 centesimi alla fine del 2017.
La corsa del dollaro d’altro canto assottiglia le stime su un rialzo imminente dei tassi da parte della Fed. Una mossa che darebbe un’ulteriore spinta verso l’alto del biglietto verde. (mt)