Economia

Bayer: dopo l’acquisto di Monsanto taglia 10% forza lavoro

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Nubi all’orizzonte per la Bayer. Nonostante i risultati positivi del trimestre, il colosso farmaceutico tedesco prevede di tagliare circa 12mila posti di lavoro su un totale di 118.200, soprattutto in Germania.

Lo spiega la stessa società in una nota anche se i dettagli, rivela, verranno elaborati nei prossimi mesi. Bayer, famosa nel mondo per avere creato l’aspirina ha aggiunto di aver approvato il nuovo piano del gruppo, che comprende la cessione delle sue attività nel campo della salute degli animali, la vendita delle sue linee di prodotti solari Coppertone e delle calzature dottor Scholl, oltre alla quota del 60 per cento del provider Currenta,  un fornitore di servizi all’industria chimica in Germania.

Obiettivo rafforzare le sue principali attività farmaceutiche e agricole. La società si attende un incremento dei guadagni di 5,70 euro per azione nel 2018, di 6,80 euro nel 2019, con un obiettivo di circa 10 euro per azione nel 2022. A queste si aggiungono i licenziamenti, ben 12.000 posti di lavoro in tutto il mondo.

A chi indica la pesante ristrutturazione decisa dalla Bayer come risultato diretto dell’acquisizione della Monsanto o della vicenda del diserbante cancerogeno in Usa, risponde l’amministratore delegato di Bayer, Werner Baumann.

Queste misure sono necessarie per mantenere le performance e la redditività di Bayer.

Certo è che la vicenda Monsanto ha comunque un suo peso visto che gli investitori temono per le almeno 9.000 azioni legali intentate all’azienda tedesca per il presunto effetto cancerogeno del pesticida Roundup.

Alla borsa intanto, dopo un calo di oltre il 35% subito dall’inizio dell’anno, ora il titolo scambia su valori convenienti e segna alla borsa di Francoforte un rialzo dell’1,58%.