Roma – “Se necessario” la Banca centrale europea potrebbe procedere a future “correzioni” al rialzo dei tassi di interesse, ha avvertito Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo, in modo da arginare i rischi di spinte inflazionistiche mentre il quadro dell’economia sta migliorando. Subito dopo, buy sull’euro, spintosi oltre $1,36. Soprattutto, l’impennata ha rovesciato il lento e costante calo della moneta europea delle ultime settimane.
I rincari delle materie prime avranno “un impatto inevitabile”, ha spiegato, secondo quanto riporta Bloomberg, e “per la politica monetaria una fida chiave è evitare trasferimenti a valle” di questi aumenti, ovvero sulla dinamica dei prezzi al consumo, e “mantenere l’inflazione sotto controllo”.
Nelle ultime settimane e mesi si sono moltiplicati i segnali di afforzamento della dinamica dell’inflazione anche in Europa, uno sviluppo che la Bce non ha mancato di notare. Per ora non ha modificato la sua linea di politica monetaria, che vede da quasi due anni i tassi di interesse al minimo storico dell’1 per cento. Tuttavia “con l’economia che recupera gradualmente, e le pressioni inflazionistiche globali in aumento , il livello di accomodamento monetario deve essere tenuto sotto controllo – ha detto Bini Smaghi – e se necessario corretto”.
Anche con misure a carattere “preventivo”, ha aggiunto il banchiere centrale, posto che come vuole l’orientamento dell’istituizione di Francoforte è “essenziale” mantenere le generali attese di inflazione di cittadini e imprese fermamente agganciate agli obiettivi della stessa Bce: caro vita inferiore ma prossimo al 2 per cento sulla media di un periodo di circa 18-24 mesi.