Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso, come atteso dagli analisti, di lasciare invariati i tassi d’interesse e di confermare il volume di acquisti del programma temporaneo Pepp, nonché del Quantitative easing.
Il Pepp rimane, pertanto, invariato a un volume complessivo di acquisti pari a 1.350 miliardi di euro, mentre il Qe procederà ancora a un ritmo di acquisti aggiuntivi di 20 miliardi mensili. La prima misura proseguirà almeno fino al giugno 2021, la seconda “poco prima che la Bce proceda a rialzare i tassi” – fatto che non avverrà prima di un deciso riavvicinamento dell’inflazione al 2%.
Il comunicato pubblicato oggi ricalca parola per parola le posizioni assunte dal Consiglio lo scorso luglio, come ha notato NewsSquawk:
Dopo la svolta nella policy annunciata dalla Federal Reserve era lecito attendersi dalla presidente dell’Eurotower, Christine Lagarde, qualche segnale di risposta.
Il target d’inflazione negli Stati Uniti, di fatto, è stato innalzato irrobustendo il trend di indebolimento del dollaro sull’euro. La presidente della Bce ha confermato che il Consiglio direttivo ha discusso il tema, precisando però che il tasso di cambio non rientra nelle materie di competenza della Bce, che continuerà a monitorare il cambio in relazione ai possibili effetti sull’inflazione dell’Eurozona. In seguito a tali commenti l’euro si è ulteriormente rafforzato sul dollaro, con un rialzo dello 0,64% intorno alle 15 e 20.
Per quanto riguarda le previsioni sulla crescita l’outlook sul Pil dell’Eurozona è stato rivisto al rialzo per il 2020 dal -8,7 al -8%. Il tasso d’inflazione previsto per il 2021, inoltre, è stato rivisto al rialzo dal +0,8 al +1%.
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