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È il giorno BCE: le attese degli analisti

Dopo il primo taglio dei tassi di interesse realizzato a giugno dal 4,5% al 4,25%, la BCE dovrebbe mettersi in pausa. È l’opinione prevalente degli analisti sugli esiti della riunione di luglio dell’istituto di politica monetaria che, oggi, comunicherà il verdetto finale. L’idea generale è che prima di procedere ad un’ulteriore sforbiciata, sul tavolo già a settembre, Francoforte aspetterà di avere nuovi dati sull’andamento di inflazione e crescita economica.

Le attese degli analisti

È di questa idea Peter Goves, Head of Developed Market Debt Sovereign Research, che in una nota scrive:

“non ci aspettiamo alcuna modifica dei tassi di interesse della Bce. Dall’ultima riunione, la Banca Centrale ha continuato a sottolineare l’approccio di dipendenza dai dati. Le proiezioni aggiornate di giugno hanno mostrato una piccola revisione al rialzo delle previsioni di inflazione per il 2024 e il 2025 (ora al 2,5% e al 2,2% dal 2,3% e dal 2%) e la Lagarde ha sottolineato la necessità di analizzare un’intera gamma di dati per ottenere maggiore chiarezza. Continuiamo a prevedere altri due tagli di 25 pb quest’anno”.

Sulla stessa linea David Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, che aggiunge:

Nella riunione di giugno, la BCE ha effettuato il primo taglio dei tassi, ma questa decisione è stata accompagnata da un’incertezza di fondo dovuta a dati salariali e inflazionistici meno favorevoli rispetto a quelli attesi. La riunione di questa settimana si concluderà con la conferma degli attuali tassi di interesse e ci aspettiamo una Lagarde meno esplicita circa le tempistiche di qualsiasi attività politica futura”.

Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac mette in luce invece i segni di rallentamento dell’economia europea:

“Data la situazione di incertezza, ci aspettiamo che la BCE mantenga i tassi di policy al livello attuale (4,25%) e che adotti un atteggiamento cauto ed evasivo rispetto a future indicazioni di policy. La BCE, come molti altri, si prenderà probabilmente una pausa estiva. Un paio di mesi in più consentiranno all’istituzione di valutare meglio la traiettoria dell’inflazione e della crescita dell’area, eventualmente confermando che la strada intrapresa è quella desiderata. La possibilità di un ulteriore taglio dei tassi a settembre, come per la Fed, è però alta”.

Cosa aspettarsi per il 2024

Nel complesso, gli analisti si aspettano un approccio cauto di Francoforte: la maggior parte della comunità finanziaria mette in conto due tagli, ma c’è chi non esclude la possibilità che c’è ne sia solo uno. In particolare, da un sondaggio Reuters, condotto su 85 economisti dal 4-11 luglio, emerge che l’80%  si aspetta che domani i  tassi di interesse rimarranno invariati, e che verranno poi tagliati altre due volte quest’anno, a settembre e a dicembre, quando scenderanno al 3,25%.