NEW YORK (WSI) – La Bce gela la Grecia: nessun incremento al limite imposto alla liquidità straordinaria concessa alle banche del paese in crisi.
Due fonti hanno riferito a Bloomberg che il tetto ai finanziamenti di emergenza rimarrà a 89 miliardi, dove si trova dal 23 giugno.
La banca centrale della Grecia aveva chiesto un aumento di 1,5 miliardi delle risorse provenienti dal canale ELA.
Senza un ulteriore sostegno finanziario dell’istituto di Francoforte le banche non possono riaprire. Fino al 17 luglio rimarranno chiuse, secondo l’agenzia stampa ellenica ANA-MPA.
Gli istituti di credito sono chiusi da più di due settimane e non riapriranno finché non avranno soldi a sufficienza per poter operare. I controlli di capitale continueranno a rimanere in vigore per alcuni mesi.
Secondo Frederik Ducrozet, economista di Credit Agricole, le autorità centrali di Francoforte aumenteranno il limite gradualmente a seconda delle condizioni che otterranno circa il programma di implementazione delle riforme.
Per paura di un default del debito greco, il 6 luglio le autorità di politica monetari avevano alzato il collaterale che gli istituti devono fornire come garanzia in cambio di prestiti di emergenza e avevano bloccato il tetto a 89 miliardi.
La Bce preferisce ancora mantenere invariato il tetto, ma già da venerdì ci potrebbe essere “un primo passo che sarebbe annunciato in una conference call”, spiega Ducrozet. “Non vedo come la Bce possa accettare un ritardo del rimborso dei pagamenti il 20 luglio”.
(DaC)