FRANCOFORTE (WSI) – La nuova amministrazione greca dovrà ripagare l’enorme debito pubblico, che peraltro ha nei confronti dei contribuenti dell’area euro. Detto ciò, secondo uno dei membri con diritto di voto del consiglio direttivo della Bce, è possibile rinegoziare e allungare le scadenze.
“Il governo che verrà formato in Grecia nei prossimi giorni dovrà rispettare gli impegni presi e continuare a ripagare i debiti”, ha detto Benoit Coeure all’emittente radio francese Europe1. Il debito pubblico ellenico è stimato a circa 320 miliardi di euro.
Intanto in un’intervista al giornale tedesco Handelsblatt, Ignazio Visco ha difeso il piano di Quantitative Easing appena varato dalla Bce, dicendo che servirà a scongiurare la deflazione.
Secondo il governatore di Bankitalia la Bce è chiamata ad agire per aiutare l’Eurozona nel suo complesso e non i singoli paesi. “Non possiamo cambiare le nostre politiche monetarie perché uno stato non ritiene che sia la manovra giusta”. Il riferimento è alla Germania e ai paesi virtuosi che si opponevano al piano straordinario di allentamento monetario varato giovedì.
Visco sostiene che l’area euro rischia di piombare in una fase di deflazione, sottolineando che i prezzi al consumo stanno crescendo a un ritmo più basso di quello previsto dal mandato della Bce che prevede un tasso di inflazione poco sotto il 2%.
“È per questo motivo che siamo obbligati a intervenire”, ha spiegato Visco facendo riferimento alla decisione di Draghi di iniettare altri mille miliardi di euro nel sistema tramite l’acquisto di titoli del debito sovrano.
Intanto il premier della Finlandia ha già messo le mani avanti: di ristrutturare il debito pubblico della Grecia non ne vuole sentir parlare. Al massimo una riscadenziazione dei pagamenti, ha affermato Alexander Stubb, reagendo di fronte alla stampa alla vittoria elettorale di Syriza di Alexis Tsipras.
Va sottolineato che all’epoca degli aiuti bilaterali il paese scandinavo pretese e ottenne, unico caso, garanzie reali per le sue quote di supporto alla Grecia.
Il piano prenderà il via in marzo e durerà almeno fino a settembre 2016. Bce potrebbe anche comprare bond greci a partire da luglio.
(DaC)