Come del resto era previsto, la Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di riferimento nell’ultima riunione del Consiglio direttivo prima delle feste di fine anno.
Il tasso pronti contro termine resta dunque al 3%, mentre quello marginale sui depositi è al 2% e quello sui prestiti al 4%. Si tratta dei tassi che delimitano il corridoio stabilito dalla Bce.
La politica monetaria di Eurolandia dunque non si sposta dai livelli stabiliti lo scorso 4 novembre, quando i saggi vennero ritoccati al rialzo dello 0,5%.
D’altra parte nella riunione di lunedì a Basilea, in sede G10, i governatori delle Banche centrali nazionali avevano fatto sfoggio di un discreto ottimismo sulla situazione degli Undici, affermando che l’inflazione è tenuta sotto controllo, ma che per ora non rappresenta un’emergenza. Si attende ora la mossa della Federal Reserve americana, che si riunirà il prossimo 21 dicembre.