Il giorno della riunione della Bce è arrivato. Mario Draghi ha tagliato le stime su Pil (in modo sostanziale) e inflazione, annunciando al contempo un nuovo programma Tltro. Si tratta di operazioni di liquidità a lungo termine per le banche volte a rilanciare l’economia della regione.
La Bce ha anche rinviato ulteriormente l’appuntamento con la stretta monetaria, modificando la forward guidance. I tassi rimarranno ai minimi storici almeno fino a fine 2019. La risposta e l’andamento dei mercati sono contrastanti. L’euro e i rendimenti dei Btp decennali (meno 8 punti base al 2,51%) Bund (meno 6 punti base ai minimi dal 2016) si indeboliscono in seguito all’annuncio del nuovo round di liquidità a partire da settembre. Tuttavia le Borse e il settore bancario in particolare non reagiscono positivamente, forse perché i trader si aspettavano annunci simili.
L’indice paneuropeo del settore bancario lascia sul campo -1,2% alle 15:15 italiane e Piazza Affari cede lo 0,35% a 20.778 punti, con tre banche che sono i titoli peggiori di seduta (Ubi Banca, Banco BPM e Unicredit). I dubbi e le reazioni sono molteplici attorno alla riunione di marzo di politica monetaria della Bce, che cade in un momento di particolare incertezza per la politica monetaria. L’Euro cede lo -0,46% a 1,1255 dollari.
Wall Street Italia parla di tutto questo insieme a Roberto Russo, amministratore delegato di Assiteca SIM, e Angelo Ciavarella, head of global market di Infinox. Commenteremo insieme lo statement della Banca Centrale Europea e ascolteremo le prime parole di Mario Draghi in diretta da Francoforte.
Viste le persistenti incertezze e l’economia in rallentamento dell’area euro, la Bce ha deciso di varare un nuovo round di finanziamenti vantaggiosi al sistema finanziario e di posticipare il rialzo dei tassi di interesse. Dopo l’annuncio di Mario Draghi la moneta unica ha perso terreno contro il dollaro, appesantito anche dal taglio delle stime su Pil e inflazione. La Bce agisce per non farsi trovare impreparata in caso di brusca frenata attività economica.
“Meglio muoversi con prudenza, ma muoversi, in una stanza buia, piuttosto che stare fermi”, si è giustificato Draghi. Il programma di stimolo TLTRO numero tre (operazioni di rifinanziamento a lungo termine) partirà a settembre e durerà fino a marzo 2021. Serve per aiutare le banche prorogare €720 miliardi di prestiti Bce e scongiurare un credit crunch che rischia di peggiorare la situazione economica già traballante dell’area euro.
Le banche otterranno prestiti a tassi molto vantaggiosi e la Bce spera che dirigeranno la liquidità addizionale nell’economia reale.
La Banca centrale europea ha abbassato le previsioni per il 2019 all’1,1% dall’1,7% annunciato a dicembre dell’anno scorso. Draghi ha osservato che c’è una “significativo rallentamento dell’espansione economica che si protrarrà nel corso dell’anno”. Dopo i commenti del presidente della Bce sul Forex l’euro cala dello 0,4% a quota $1,126. “Il persistere delle incertezze legate a fattori geopolitici, alla minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità dei mercati emergenti, stano avendo un effetto sul sentiment economico”.