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Bce riconosce che sua politica sta per creare bolle

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FRANCOFORTE (WSI) – La politica monetaria espansiva della Bce è giunta al suo limite, superato il quale le misure straordinarie rischierebbero di creare una bolla finanziaria.

Lo sostiene il membro del consiglio Klaas Knot, secondo cui di conseguenza la politica monetaria accomodante è vicina al limite.

“La politica monetaria accomodante sta ora raggiungendo i suoi limiti e se viene mantenuta per un significativo periodo di tempo porta anche al rischio di alcuni effetti collaterali negativi come nuovi squilibri finanziari”, ha detto nel corso di una conferenza dell’Ocse a Parigi.

Un approccio più da colomba quello invece di Ignazio Visco, anche lui membro del consiglio direttivo dell’istituto centrale nonché governatore della Banca d’Italia.

Interventuo durante la stessa conferenza il banchiere italiano si è dimostrato più ottimista rispetto al rischio di bolle finanziarie conseguenti alla politica monetaria accomodante.

“Fino ad ora – ha detto – non ci sono segnali che i bassi tassi di interesse stiano provocando squilibri generalizzati, o che attività e prezzi degli immobili siano soggetti a pressioni speculative”.

Il governatore di Bankitalia ha aggiunto che le possibili tensioni a livello locale o settoriale possono essere controllate con opportune misure macroprudenziali.

Il rischio, sia reale che finanziario, secondo Visco, sarebbe stato ben più grande se la Bce non avesse adottato le misure non convenzionali nel 2014 e all’inizio di quest’anno.

“La più grande minaccia per la stabilità dell’area dell’euro viene dalla prospettiva di una combinazione di stagnazione dell’attività e un’inflazione eccessivamente bassa, che il programma della Bce punta a superare”.

(DaC)