La BCE spinge sull’acceleratore del green: dal prossimo primo gennaio accetterà le obbligazioni societarie con cedole annuali legate alla sostenibilità ambientale come collaterali (garanzie) sia per le operazioni di credito dell’Eurosistema sia nell’ambito delle operazioni di politica monetaria (Piani QE), a condizione che rispettino tutti gli altri criteri di idoneità.
La conferma è arrivata ieri in un comunicato, in cui si spiega che le cedole annuali dovranno essere collegate a un obiettivo ambientale o ad uno o più Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite relativi al cambiamento climatico o al degrado ambientale.
Secondo la BCE, questa inclusione “amplia ulteriormente l’universo delle attività negoziabili idonee e segnala il sostegno dell’Eurosistema all’innovazione nel settore della finanza sostenibile“.
Green bond, mercato sempre più esteso
Al di là degli aspetti tecnici, la decisione della Bce contribuisce a rafforzare il mercato dei green bond, che a settembre ha raggiunto un record di 34 miliardi di emissioni a livello global e si inserisce all’interno di una strategia, intrapresa dalla Presidente Christine Lagarde, finalizzata ad affermare il ruolo chiave dell’eurozona nel contrasto ai cambiamenti climatici in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con l’attuazione del Green Deal europeo.
Non solo. Con questa mossa, i green bond entrano a tutti gli effetti tra gli asset che il sistema finanziario può portare a garanzia nelle proprie operazioni di rifinanziamento.