FRANCOFORTE (WSI) – Previsioni su economia e disoccupazione che peggiorano, quelle sull’inflazione segnalano attenuazioni: questo in sintesi il quadro che emerge dall’indagine trimestrale presso esperto economici di istituzioni finanziarie e centri studi dell’area euro, condotta dalla Banca centrale europea.
Come di consueto viene pubblicata nel bollettino mensile, ma non rappresenta le previsioni della stessa Bce, bensì una media delle attese tra i tecnici del settore. Ora sul 2013 è attesa una recessione del Pil dell’intera eurozona dello 0,4 per cento, cui seguirà un più 1 per cento nel 2014 e un più 1,6 per cento nel 2015.
Nell’indagine precedente, risalente a tre mesi fa, era attesa una crescita a zero sul 2013 e un più 1,1 per cento nel 2014.
La Banca centrale europea continua a segnalare di esser pronta a nuovi tagli dei tassi di interesse se la situazione lo dovesse richiedere.
“Il Consiglio direttivo seguirà con molta attenzione tutte le nuove informazioni sugli andamenti economici e monetari e valuterà l`eventuale impatto sulle prospettive per la stabilità dei prezzi”, afferma l’istituzione nel suo ultimo bollettino mensile.
La disoccupazione nell’area euro continua a peggiorare, avverte la banca centrale europea. “I mercati del lavoro dell`area dell`euro sono rimasti deboli, con il persistere di marcate differenze fra paesi. I dati più recenti delle indagini congiunturali prefigurano un`ulteriore perdita di posti di lavoro e una disoccupazione crescente nel prossimo futuro”.
Tuttavia, nel suo ultimo bollettino mensile inserisce anche uno spiraglio di possibile miglioramento della dinamica: “il minore incremento del numero di disoccupati rispetto agli andamenti di fine 2011 e inizio 2012 sembra suggerire un`attenuazione del ritmo di crescita della disoccupazione”, si legge.
Ad ogni modo “gli indicatori delle indagini prefigurano un`ulteriore perdita di posti di lavoro nel primo trimestre del 2013 e all`inizio del secondo trimestre – rileva l’istituzione – sia nell`industria sia nei servizi.
Nell’Eurozona l’attivita’ economica dovrebbe stabilizzarsi e ”recuperare gradualmente nella seconda parte dell’anno”. Lo scrive la Bce nel Bollettino di maggio. I rischi sulle prospettive economiche, sottolinea la Bce. sono pero’ legati ”a una domanda domestica e globale piu’ debole del previsto e la lenta o insufficiente implementazione delle riforme strutturali”. ”Questi fattori hanno le potenzialita’ per ridurre la fiducia e dunque ritardare la ripresa”, si legge nel Bollettino. (AGENZIE)