NEW YORK (WSI) – Nella riunione di domani, la Bce darà una sforbiciata ai tassi di interesse, già ai minimi storici, di un ulteriore 0,25%. E’ questa l’opinione che si è diffusa sul mercato negli ultimi giorni, dopo che la pubblicazione degli ultimi dati sui prezzi al consumo ha alimentato la paura di una deflazione: stando all’ultima stima flash di Eurostat, in ottobre i prezzi nei 17 Paesi dell’Unione Monetaria sono scesi dall’1,1% annuo di settembre allo 0,7%. Un dato che si attesta ai minimi dal novembre 2009, ovvero nel pieno della crisi post-fallimento di Lehman. Il ribasso non è da attribuire solo al calo dell’1,7% dei prezzi energetici. Anche il dato core ha lanciato un segnale molto preoccupante, scendendo dall’1 allo 0,8% annuo.
Sebbene siano in molti a scommettere su nuovo intervento espansiva da parte dell’istituto di Francoforte, l’operazione sembra tutt’altro che semplice. Soprattutto per le palesi resistenze della Germania ad un ulteriore taglio dei tassi di interesse di 25 punti base dall’attuale minimo storico dello 0,50%, livello già considerato dalla Bundesbank molto accomodante. Così, se dopo l’ultimo e più marcato rallentamento dell’inflazione gli analisti di Bank of America, Ubs ed Rbs scommettono su una riduzione del costo del denaro già da domani, gli strategist di Bnp Paribas, Societe Generale, JpMorgan e Scotiabank vedono più probabile un rinvio a dicembre quando Francoforte pubblicherà le nuove proiezioni sull’economia.
Da mesi il presidente della Bce, Mario Draghi, ripete come un mantra la promessa di tassi bassi, o anche inferiori all’attuale minimo storico dello 0,5%. E per dare ulteriore spinta alla ripresa, Francoforte è pronta anche a una nuova maxi iniezione di liquidità a lungo termine, la cosiddetta Ltro. Per l’analista di Hsbc, Steven Major, entrambe le mosse sono in arrivo “ma non questa settimana” perché un intervento adesso “potrebbe apparire affrettato e Draghi dovrebbe rimangiarsi parte delle sue valutazioni sulla ripresa”.
Semmai, l’unica novità consisterà nelle parole che Draghi sceglierà per ‘interpretare’ la dinamica di economia e prezzi in modo anche da far capire al mercato il clima che si respira all’interno del Board Bce e la possibile tempistica di mosse future.