Economia

Bce: tassi invariati, PEPP termina a fine marzo. Crisi Ucraina spartiacque per l’Europa

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La Bce lascia invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Così oggi il summit di Francoforte a due settimane esatte dall’avvio della guerra in Ucraina da parte delle forze armate russe.

L’invasione russa dell’Ucraina è uno spartiacque per l’Europa e il Consiglio direttivo esprime il suo pieno sostegno al popolo ucraino, intraprendendo qualsiasi azione necessaria per adempiere al mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e salvaguardare la stabilità finanziaria. Andiamo per ordine.

Il Programma di acquisto di attività (APP)

Sulla base della sua valutazione aggiornata e tenendo conto del contesto incerto, il Consiglio direttivo ha rivisto oggi il programma di acquisto del suo APP per i prossimi mesi. Nel dettaglio si prevede che gli acquisti netti mensili nell’ambito dell’APP ammonteranno a 40 miliardi di euro in aprile, 30 miliardi di euro in maggio e 20 miliardi di euro in giugno.

La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipenderà dai dati e rifletterà la sua valutazione in evoluzione delle prospettive. Se i dati in arrivo sostengono l’aspettativa che le prospettive di inflazione a medio termine non si indeboliranno anche dopo la fine dei nostri acquisti netti di attività, – si legge nella nota ufficiale – il Consiglio direttivo concluderà gli acquisti netti nell’ambito dell’APP nel terzo trimestre. Se le prospettive di inflazione a medio termine cambiano e se le condizioni di finanziamento diventano incompatibili con ulteriori progressi verso il nostro obiettivo del due per cento, siamo pronti a rivedere il nostro programma di acquisti netti di attività in termini di dimensioni e/o durata.

Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire interamente i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma APP per un periodo di tempo prolungato dopo la data in cui inizierà ad aumentare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, per tutto il tempo necessario a mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Bce, la decisione sui tassi d’interesse

La Banca guidata da Christine Lagarde inoltre precisa che il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,50%.

Qualsiasi aggiustamento dei tassi di interesse di riferimento della BCE avverrà qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell’ambito dell’APP e sarà graduale. Il percorso dei tassi di interesse di riferimento della BCE continuerà a essere determinato dalla forward guidance del Consiglio direttivo e dal suo impegno strategico a stabilizzare l’inflazione al 2% nel medio termine. Di conseguenza, il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse di riferimento della BCE rimangano ai livelli attuali finché non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di previsione e in modo duraturo per il resto dell’orizzonte di previsione, e ritiene che i progressi realizzati nell’inflazione sottostante siano sufficientemente avanzati da essere coerenti con la stabilizzazione dell’inflazione al due per cento nel medio periodo.

Programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)

Nel primo trimestre del 2022 il Consiglio direttivo effettua acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP a un ritmo inferiore a quello del trimestre precedente. La banca interromperà gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP a fine marzo 2022.

Il Consiglio direttivo intende reinvestire i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP almeno fino alla fine del 2024. Inoltre il Consiglio direttivo continuerà a monitorare le condizioni di finanziamento delle banche e ad assicurare che la scadenza delle operazioni nell’ambito della terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO III) non ostacoli la regolare trasmissione della sua politica monetaria. Il Consiglio direttivo valuterà inoltre regolarmente come le operazioni di prestito mirate stiano contribuendo al suo orientamento di politica monetaria. Come annunciato, si aspetta che le condizioni speciali applicabili nell’ambito di TLTRO III terminino nel giugno di quest’anno. Il Consiglio direttivo valuterà inoltre l’appropriata calibrazione del suo sistema a due livelli per la remunerazione delle riserve, in modo che la politica dei tassi di interesse negativi non limiti la capacità di intermediazione delle banche in un contesto di ampia liquidità in eccesso.

Infine, in considerazione del contesto di grande incertezza causato dall’invasione russa dell’Ucraina e del rischio di ricadute regionali che potrebbero influire negativamente sui mercati finanziari dell’area dell’euro, il Consiglio direttivo ha deciso di estendere la linea di credito dell’Eurosistema per le banche centrali (EUREP) fino al 15 gennaio 2023.