Economia

Bce verso aumento tassi da 50 punti base. Cosa aspettarsi dalla riunione oggi

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo la Fed, oggi è il giorno della Bce. L’istituto di Francoforte dovrebbe, secondo attese condivise dagli analisti, procedere ad un aumento dei tassi di riferimento di 50 punti base questa settimana, dopo i due rialzi di 75 punti base annunciati nelle precedenti riunioni. Una mossa necessaria per tentare di raffreddare l’inflazione e, che dovrebbe essere seguita da almeno un altro rialzo nel 2023. Non solo. Oltre all’aumento dei tassi, il mercato si attende l’annuncio dei principi chiave concordati per la riduzione del bilancio. Attese anche le nuove stime sul Pil dell’inflazione fino al 2025.

Le mosse della Bce

Sebbene la componente falco del consiglio direttivo della Bce prema per un altro rialzo di 75 punti, la sensazione è che, anche alla luce dei recenti segnali di un possibile rallentamento del passo di marcia dell’inflazione (secondo il vicepresidente Luis de Guindos siamo vicini al picco), vi siano le condizioni per un aumento più contenuto che porterà il tasso principale al 2,5% e quello sui depositi al 2%. Gero Jung, chief economist di Mirabaud AM, ha detto:

“Prevediamo che la Bce alzerà i tassi di riferimento di 50 punti base questa settimana e segnalerà un altro possibile rialzo dei tassi all’inizio del 2023 (nella riunione di febbraio), mentre un’ulteriore mossa a marzo è meno probabile” ha spiegato  aggiungendo che “Il quadro dell’inflazione nell’Eurozona rimane difficile: i livelli rimangono fastidiosamente alti, anche in Germania, dove i prezzi continuano a salire a due cifre. Tuttavia il picco sembra essere stato raggiunto all’inizio del quarto trimestre, come suggeriscono i dati dell’IPC. Anche se Lagarde ha avvertito che è troppo presto per affermare che il picco dell’inflazione nell’Eurozona è stato raggiunto – ed è vero che l’inflazione core rimane elevata al 5% – la retorica dovish durante la riunione della Bce di ottobre è importante ed è in linea con un aumento dei tassi più moderato, da 50 pb. Sul fronte macro, i rischi per la crescita stanno aumentando, con segnali di recessione che appaiono non solo negli indicatori di sentiment, ma anche nelle statistiche economiche concrete. Ad esempio, la produzione industriale in Spagna e Germania è diminuita all’inizio del trimestre”.

Sulla stretta da 50 punti base è d’accordo anche Franck Dixmier, global cio fixed income di Allianz Global Investors, che alla luce dell’andamento dell’inflazione ha spiegato che “la Bce non ha altra scelta che mantenere una politica monetaria restrittiva. Dopo un totale di aumenti dei tassi di 200 punti base nel 2022, inclusi due aumenti di 75 punti base, riteniamo che la presidente della Bce Christine Lagarde annunci un aumento di 50 punti base. Ma dobbiamo distinguere tra l’entità del numero di aumenti e il tasso finale. Il tono dovrebbe quindi rimanere decisamente hawkish. La riunione dei governatori dovrebbe essere anche l’occasione per discutere della riduzione del bilancio della banca centrale. Questo argomento delicato rischia di riaccendere il tradizionale divario su questo tema. Ci aspettiamo che la Bce adotti un approccio molto graduale per evitare shock di volatilità del mercato, come ha recentemente sottolineato il Governatore della Banque de France, François Villeroy de Galhau“.

Quantitative tightening: cosa aspettarsi

Sul tema del quantitative tightening (Qt) è atteso l’annuncio di una riduzione che probabilmente sarà attorno ai 20 miliardi di euro al mese da realizzare con ogni probabilità attraverso la riduzione dei reinvestimenti dei titoli in scadenza nell’Asset Purchase Program (App). La riduzione del bilancio, che è di circa 5 mila miliardi di euro, non dovrebbe tuttavia cominciare, secondo numerosi commentatori, prima di marzo ma la presidente Christine Lagarde ha indicato a più riprese che è “appropriato che il bilancio venga normalizzato nel tempo in modo misurato e prevedibile”. Di qui dunque la necessità di annunciare i principi chiave del Qt prima di metterlo effettivamente in moto.

A questo proposito,  Konstantin Veit, gestore di Pimco, ha spiegato che “nel corso dell’imminente riunione, ci aspettiamo che la Bce definisca i principi chiave per la riduzione delle obbligazioni detenute nel suo portafoglio App. Questa vasta roadmap si trasformerà successivamente in un piano più preciso che verrà presentato nella riunione di febbraio o marzo e che consentirà al portafoglio App di ridursi a un certo ritmo. Riteniamo che la Bce comunicherà che, pur continuando a considerare l’insieme dei tassi di riferimento come il principale strumento di politica monetaria, è opportuno che la normalizzazione del bilancio avvenga in maniera misurata e prevedibile nel tempo”. Parlando poi delle proiezioni economiche della Bce, “il percorso di crescita a breve termine prevede potenzialmente una lieve e breve recessione a partire dal quarto trimestre di quest’anno, con due trimestri consecutivi di crescita negativa nel quarto trimestre del 2022 e nel primo trimestre del 2023, seguita da una ripresa che si consolida durante l’estate e fino alla fine del 2023“.

Il nostro speciale Bce

Appuntamento oggi anche sul sito di Wall Street Italia e FOL con “Speciale Bce” in diretta dalle 14:00 alle 15:45 per l’ultima riunione dell’anno dell’istituto di Francoforte guidato da Christine Lagarde. Rialzo dei tassi, proiezioni macroeconomiche e riduzione del bilancio della Bce saranno i punti salienti del meeting. Faremo la preview della conferenza stampa in compagnia di Andrea De Gaetano, consulente finanziario indipendente; Carlo Altomonte, docente dell’Università Bocconi e Gianluca Lobefalo, ceo QW Capital. Dalle 14:45 seguiremo in diretta la conferenza stampa di Christine Lagarde, con la traduzione in simultanea.