NEW YORK (WSI) – La Bce valuta l’ipotesi di mettere a disposizione degli istituti di credito della zona euro nuovi fondi ultra-convenienti a lungo termine a patto che le banche si impegnino a propria volta a offrire credito alle imprese. L’opzione fa parte dell’arsenale di Francoforte composto da misure standard e meno tradizionali.
L’istituto ha sottolineato che a tenere alto lo Spread tra Btp e Bund nei mesi scorsi sono state “le incertezze politiche”, che “durante l’estate hanno limitato il calo dello spread in Italia”. Nel frattempo convincono anche i dati giunti dal Regno Unito, dove l’economia è cresciuta dello 0,8% nel terzo trimestre. L’incremento delle spese dei nuclei familiari è salito ai massimi di tre anni.
La banca centrale ha rilevato un generalizzato ulteriore calo dei differenziali di rendimento tra titoli di Stato dei paesi periferici dell’area euro e i Bund della Germania. Tuttavia, nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria, l’istituzione rileva come per Italia e Portogallo il calo degli spread sia stato “relativamente meno favorevole” rispetto a quelli di Spagna e Irlanda e che questo “può essere legato alle incertezza politiche che si sono viste durante l’estate”.
Rispetto al maggio scorso lo spread sui Bund è calato di 55 punti base per i titoli della Spagna, di 50 punti base per quelli dell’Irlanda, di 30 punti base per i titoli dell’Italia e di 25 punti base per i bond del Portogallo, secondo i dati riferiti dalla Bce nello studio (si considerano i bond sulla scadenza decennale). Va comunque rilevato che oggi lo spread tra Btp italiani e Bund, sempre sulla scadenza decennale, a 237 punti base resta inferiore ai 246 punti base dello spread tra Bonos della Spagna e Bund.
Sia Mario Draghi sia diversi esponenti del consiglio hanno in più occasioni fatto riferimento alla possibilità di nuove operazioni di finanziamento ‘Ltro’, opzione che fa parte dell’arsenale di Francoforte composto da misure standard e non-standard.
Della durata di tre anni e dell’importo complessivo superiore ai 1.000 miliardi di euro, le due ‘long term rifinancing operation’ di fine 2011 e inizio 2012 sono state studiate nell’intento di sostenere la ripresa economica e favorire il flusso del credito al settore privato. Una nuova operazione, sempre secondo il quotidiano tedesco, porrebbe alle banche bisognose di fondi la condizione di girarli a favore del comparto industriale, dei servizi e al dettaglio. In luogo dei 36 mesi delle due operazioni, conclude, potrebbe trattarsi di un finanziamento a 9 o 12 mesi. Il rimborso anticipato dei fondi Ltro ha ridotto la liquidità in eccesso del sistema bancario della zona euro al minimo da settembre 2011.
Secondo l’ultimo sondaggio Reuters, condotto a novembre, una nuovo finanziamento extra-lungo Bce potrebbe avvenire il primo trimestre dell’anno prossimo.