ROMA (WSI) – Diventa pienamente operativo il canone Rai inserito nella bolletta della luce e questo grazie alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale n. 94 del 13 maggio 2016.
Da luglio si comincerà a pagare l’imposta sulla detenzione di un apparecchio radiotelevisivo direttamente nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica. Il decreto però, come fanno notare le associazioni dei consumatori, è arrivato molto in ritardo e potrebbe creare un grosso problema per chi ha già avanzato richiesta di esenzione dal canone.
Nei dettagli il decreto segue di 20 giorni la data ultima per la presentazione del modulo di esenzione per chi non possiede un apparecchio tv – ossia il 16 maggio – e come sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori dalle pagine de La Stampa si profila all’orizzonte un grande problema.
“Pare cancelli le autocertificazioni che molti cittadini senza Tv hanno presentato nei mesi scorsi. Nel decreto è scritto infatti che, ai fini della dichiarazione di non detenzione, gli utenti devono utilizzare esclusivamente il modello approvato dall’Agenzia delle entrate il 24 marzo e le successive modificazioni”.
Molti contribuenti infatti hanno presentato prima del 24 marzo la richiesta di disdetta utilizzando il modulo o reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate o dalla stessa Rai sui loro siti istituzionali. In base a quanto si legge nel decreto appena pubblicato tali moduli non sarebbero più validi. Una situazione paradossale come spiega Massimo Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori che denuncia questo stato di fatto.
“E’ evidente che chiunque abbia presentato una dichiarazione esaustiva che contiene tutti gli elementi utili, non può essere costretto a pagare il canone Rai solo perché non ha compilato il modellino appositamente predisposto”.
E tutto questo perché la macchina burocratica è sempre in ritardo. Il decreto infatti arriva troppo tardi e crea pasticci che il governo dovrà risolvere al più presto. Una situazione che potrebbe nuovamente ripetersi in riferimento ai rimborsi del canone Rai. Nel caso di errori nell’addebito dell’imposta nella bolletta, si pensi ad esempio al caso di marito e moglie che si trovano entrambi a dover pagare il canone Tv o qualora non si detenga alcun apparecchio televisivo, i contribuenti possono fare richiesta di rimborso ma le modalità per presentare questa istanza saranno contenute in un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate da emanarsi entro il 3 agosto, ossia entro 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto.