Come anticipato dalle indiscrezioni stampa, Edizione e Blackstone hanno annunciato l’opa totalitaria su Atlantia ad un prezzo di 23 euro per azione. A questo si aggiunge un dividendo di 0,74 euro che porta a 23,74 euro il valore dell’azione a chi aderisce. In apertura di seduta, il titolo, in avvio di seduta, ha segnato +5,4% sopra i 23 euro.
Il valore complessivo dell’opa di Edizione e Blackstone incorpora un premio pari al 28,4% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni alla data del 5 aprile scorso (ultimo giorno di borsa aperta prima dei rumors su una potenziale operazione sul capitale sociale di Atlantia).
L’obiettivo è blindare il controllo del gruppo togliendo il titolo dalla Borsa, dopo che l’imprenditore spagnolo e presidente di Acs Florentino Perez (già socio dei Benetton in Abertis) ha imbastito una cordata insieme ai fondi Gip (Global infrastructure partners) e Brookfield per mettere le mani sulla società, che si appresta il 5 maggio a incassare 8 miliardi di denaro pubblico per la cessione dell’88% di Autostrade per l’Italia a Cassa depositi e prestiti affiancata dallo stesso Blackstone e da Macquarie.
Opa Atlantia: i dettagli
L’opa avviene attraverso la società Schema43 (HoldCo), costituita il 6 aprile scorso, il cui capitale è interamente detenuto da Schema42, società che a sua volta fa riferimento a Edizione (tramite Sintonia) e Blackstone (tramite due società lussemburghesi in accomandita speciale).
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ha inoltre stipulato un accordo con il quale si è impegnata a portare in adesione all’offerta le 6.251.446 azioni detenute in Atlantia, rappresentanti lo 0,76% del capitale sociale dell’emittente, entro 5 giorni lavorativi dall’inizio del periodo di adesione, e, in caso di esito positivo dell’offerta, reinvestire tutti i proventi derivanti dalla vendita di tali azioni per sottoscrivere azioni di HoldCo alle stesse condizioni degli Investitori Blackstone.
Tra le condizioni di soddisfacimento dell’offerta, Schema43 indica il “raggiungimento di una soglia di adesioni all’offerta tale da consentire all’offerente di detenere una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale sociale” di Atlantia considerando le azioni detenute dai soggetti che agiscono in concerto (Sintonia, Blackstone, Fondazione Crt), le azioni proprie ed eventuali acquisti al di fuori dell’offerta. Altra condizione è il closing della cessione della vendita di Autostrade per l’Italia da parte di Atlantia entro il secondo giorno di Borsa aperta precedente la data di pagamento del corrispettivo dell’opa.
Per far fronte all’esborso (12,7 miliardi di euro in caso di adesione totale), Schema 42 farà ricorso ad un aumento di capitale da 4,48 miliardi di euro e un indebitamento finanziario fino a 8,22 miliardi per finanziare Schema43. A tal proposito, in data 14 aprile 2022, Schema42 “ha ricevuto una lettera di impegno, da parte di un pool di banche finanziatrici”, relativa a tale finanziamento.
Secondo quanto si legge nel documento di offerta dell’operazione, la cordata Benetton-Blackstone, che ha promosso l’opa volontaria su Atlantia, “intende sostenere pienamente la strategia di investimento a lungo termine, l’attuale piano industriale e la crescita sostenibile di Atlantia e fornire, inoltre, il supporto e le risorse necessarie affinché Atlantia sia in grado di cogliere le opportunità di investimento che si presenteranno nel settore delle infrastrutture e della mobilità e consolidare la sua posizione di leadership in tale settore”. “Sotto il controllo dell’offerente – si legge ancora – e come società non quotata, caratterizzata da una maggiore flessibilità operativa e organizzativa, nonché dalla possibilità di accedere a fonti di capitale a lungo termine più ampie e dotate di maggiore flessibilità, Atlantia sarà in grado di accelerare la sua strategia di investimento e di creazione di valore”.