Dodici persone sono morte e una cinquantina sono rimaste ferite dopo che un camion ha investito la folla durante una serata pre festiva al mercatino di Natale di Berlino in un attentato che le autorità presumono sia stato di matrice terrorista. Il colpevole è tuttora a piede libero: la polizia dà la caccia a un cittadino di origini tunisine, sembra un richiedente d’asilo, mentre l’ISIS ha rivendicato l’attacco.
Il primo sospetto attentatore, un profugo pakistano di 23 anni arrivato in Germania in febbraio, è stato rilasciato dopo essere stato interrogato dalle autorità sull’accaduto, mentre l’autista che era bordo, di nazionalità polacca, è morto all’interno della cabina di guida dopo aver tentato di sventare l’attacco.
Il ragazzo fermato non ha mai confessato e il giornale Die Welt, citando fonti della polizia, è stato il primo a scrivere che il vero colpevole è ancora a piede libero ed è un uomo pericoloso. Le autorità hanno tenuto in custodia “l’uomo sbagliato”. Le indagini sono quindi tutte da rifare.
Berlino: “Tir ci è piombato addosso”
La capitale della Germania ha vissuto attimi di panico intorno alle 20 di lunedì 19 dicembre quando un camion ha investito decine e decine di persone al mercato di Natale di Breitscheidplatz, davanti alla chiesa Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino. Delle 48 persone rimaste ferite, 18 versano in condizioni gravi.
Dal resoconto dei presenti sopravvissuti sembra di rivivere quanto successo negli Attentati di Nizza durante la festa nazionale francese dello scorso 14 luglio. Uno dei testimoni ha raccontato che “un Tir è piombato addosso a me e alla mia fidanzata. Credo che abbia mancato me di tre metri e lei di cinque. Ha fatto ingresso dall’entrata, ha buttato giù le barriere”.
Le autorità stanno seguendo la pista terrorista ma non è ancora ben chiaro cosa sia successo e quale sia il movente. Esclusa per ora l’opzione dell’incidente: alcuni testimoni hanno raccontato che una volta entrato nella zona del mercato di Natale il veicolo pesante, con targa polacca, non ha rallentato. Il Cancelliere Angela Merkel ha detto che “dobbiamo presumere si sia trattato di un attacco terrorista” e che è possibile che l’autore sia un richiedente d’asilo.
A 100 metri di distanza dal mercatino è stato arrestato un uomo che si presume sia l’autista del camion e che le autorità dicono essere “probabilmente del Pakistan”. L’attacco non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo o organizzazione, ma sui media – anche per la somiglianza con i fatti di Nizza – si è subito incominciato a parlare di un possibile coinvolgimento dell’ISIS, che ha poi rivendicato l’attentato.
Camion dirottato proveniente dalla Polonia
Secondo il resoconto di alcuni testimoni prima di scappare l’uomo a bordo del camion aveva detto di essere polacco. La società di consegne polacca proprietaria del camion ha spiegato che si tratta probabilmente di un dirottamento, secondo quanto riportato dal Guardian. Il veicolo ha lasciato la Polonia nel primo pomeriggio per raggiungere Berlino, ma dalle 16 in poi nessuno ha avuto più tracce del camion.
L’area dove si è svolto l’attentato si trova nel cuore della zona commerciale di Berlino, quella del Kurfürstendamm, a ovest di Berlino a sud del popolare zoo della città. Le autorità hanno consigliato ai berlinesi di non uscire di casa.
“Stiamo assistendo a qualcosa di drammatico. I miei pensieri sono per le famiglie che stanno soffrendo per le persone morte e ferite”, sono state le prime parole pronunciate dal sindaco di Berlino, Micheal Muller.
Merkel ha detto che sarebbe “insopportabile” venire a sapere che a condurre l’attentato contro il popolo tedesco sia una persona che la Germania ha cercato di accogliere. La politica in materia di immigrazione delle porte aperte di Merkel è stata fortemente criticata dalle opposizioni e ha visto il partito al governo perdere consensi nei sondaggi negli ultimi mesi. L’anno prossimo si tengono le elezioni Federali in Germania.