ROMA (WSI)- “Sono ottimista di natura e mi auguro che il patto a cui siamo arrivati ponga fine alla guerra civile tra destra e sinistra durata vent’anni”. Lo ha detto il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, parlando delle larghe intese che hanno portato alla nascita del governo Letta, “anche se – ha fatto osservare – nel centrosinistra ci sono molti che ancora si oppongono”. Il riferimento è a Luigi Zanda che oggi ha definito “inelegibile” il Cavaliere.
Durante una cena per la raccolta fondi per Gianni Alemanno, Berlusconi ha ribadito che “c’è una forte possibilità che questo governo possa andare avanti ed è un momento che consideriamo epocale”. Per consentire la navigazione al governo di larghe intese il leader del Pdl ha affermato che il centrodestra resterà nel governo ”anche se ci daranno calci negli stinchi. Non reagiremo alle provocazioni e ai falli che riceviamo – ha affermato – saremo capaci di non rispondere nell’interesse del Paese che oggi può uscire dalla crisi solo con uno sforzo congiunto”.
Berlusconi poi ha insistito sulla necessità di abolire l’Imu (”è la condizione per andare avanti”), di riformare Equitalia con la stessa iniziativa adottata da Alemanno, e di ridurre l’Irap ”che è una imposta rapina”, oltre alle riforme economiche il Cav ha battuto il tasto sul capitolo delle riforme costituzionali che devono prevedere, tra l’altro, ”il rafforzamento dei poteri del presidente del Consiglio che deve poter cambiare i ministri”. ”Le riforme saranno di pertinenza del Senato, mentre i provvedimenti economici della Camera”, è lo schema delineato dal Cavaliere. (TG1)