ROMA (WSI) – Silvio Berlusconi è stato condannato a tre anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici con l’accusa di corruzione. La vicenda è quella della compravendita di senatori durante il governo Prodi.
Il Tribunale di Napoli ha condannato alla stessa pena anche l’ingegnere Valter Lavitola che sarebbe stato il ‘corriere’ che ha consegnato la busta da tre milioni al senatore Sergio De Gregorio, per convincerlo a passare all’opposizione e indebolire l’esecutivo. Lavitola si è difeso dicendo di non sapere il motivo della consegna del denaro.
L’ex presidente del Consiglio è stato riconosciuto colpevole di aver pagato tra il 2006 e il 2008 per ottenere un voto a suo favore dall’allora senatore di Italia Dei Valori, allo scopo di mettere in difficoltà o far cadere il governo Prodi.
L’indagine, condotta dai pm Henry John Woodock ed Enzo Piscitelli, è cominciata grazie alle dichiarazioni spontanee che De Gregorio aveva fatto ai magistrati in tre incontri a partire dal 28 dicembre 2012. Secondo l’ex parlamentare i tre milioni erano il compenso ricevuto per il suo passaggio alla coalizione di centrodestra.
Berlusconi si è sempre dichiarato innocente, citando a suo favore anche le norme costituzionali sull’insindacabilità dei voti dei parlamentari.
La procura aveva chiesto il giudizio immediato nei confronti di Berlusconi, che era allora deputato alla Camera, di De Gregorio e di Lavitola, ma il gip aveva respinto la richiesta. Dopo il rinvio a giudizio, il processo è iniziato a febbraio dell’anno scorso.
Così nessuno saprà mai la verità: il presunto reato sarà infatti prescritto in novembre.
(DaC)