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Berlusconi: Italia nel baratro, Pdl scarica Monti

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Roma – La decisione ufficiale non è stata ancora presa. Ma ormai è questione di poche ore, come afferma lui stesso in una nota, successiva al vertice che si è svolto nella giornata di ieri a Palazzo Grazioli. E che continuerà nella giornata di oggi. Silvio Berlusconi, è chiaro, giustifica un suo eventuale ritorno, chiesto a gran voce dai suoi sostenitori (almeno così lui dice), con la situazione grave in cui è precipitata l’Italia. Le critiche a Monti dunque rimangono il suo cavallo di battaglia.

Dice di essere “assediato dalle richieste” dei suoi perchè “annunci al più presto la mia ridiscesa in campo”. Nella nota si legge poi che “la situazione oggi è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo” e “oggi l’Italia è sull’orlo del baratro. L’economia è allo stremo, un milione di disoccupati in più, il debito che aumenta, il potere d’acquisto che crolla, la pressione fiscale a livelli insopportabili” tuona il Cavaliere. “Le famiglie italiane angosciate perché non riescono a pagare l`Imu. Le imprese che chiudono, l’edilizia crollata, il mercato dell`auto distrutto”.

“Non lo posso consentire e ciò determinerà le scelte che prenderemo assieme nei prossimi giorni”. Insomma, dice l’ex premier: “sono queste le dolorose constatazioni che determineranno le scelte che tutti insieme assumeremo nei prossimi giorni”.

Nel vertice, presente lo stato maggiore del Pdl e anche l’ex governatrice del Lazio Renato Polverini. Quale a questo punto le prossime mosse del Cavaliere? Sembra che si voglia ancora aspettare, per conoscere sia l’election day, che i termini relativi al provvedimento per l’incandidabilità, su cui il Consiglio dei ministri si esprimerà nelle prossime ore.

Intanto al Consiglio dei Ministri si vota oggi per il decreto sulle liste pulite. Il rischio è grosso per Berlusconi che potrebbe vedersi chiudere in faccia le porte ad un suo possibile ritorno, nel caso in cui il decreto venisse approvato. Chi ha espresso un parere su questa situazione è il ministro dello Sviluppo Passera che si vede contrario, “passi indietro non fanno bene all’Italia”.

ll PdL infine non parteciperà oggi al voto di fiducia sul decreto sviluppo. Chiaro segnale di spaccatura e di rischio per il governo che può voler dire elezioni anticipate.