ROMA (WSI) – “Legge di stabilità? Qualcuno ironizzerebbe: legge di stabilità del governo”. E’ la battuta che ha fatto Silvio Berlusconi ai giovani falchi del Pdl che ha incontrato nella sede del partito, secondo quanto riferisce chi era presente. “Se il Senato votasse la mia decadenza, io sarei in balia di tutte le Procure”, è poi il ragionamento fatto dal Cavaliere, che avrebbe anche lamentato la violazione delle regole che deriva dalla retroattività della legge Severino e dall’applicazione del voto palese sulla decadenza.
“Impossibile collaborare con chi mi odia”
Nell’incontro il leader del Pdl ha affrontato anche il rapporto con il Pd: “E’ incredibile che un partito alleato al governo con noi voglia far fuori il leader del nostro movimento. Come possono chiedere ai nostri ministri e senatori di continuare a collaborare al governo quando si rendono responsabili dell’omicidio politico del leader del Pdl?”. Berlusconi insiste: “Vogliono eliminare – avrebbe detto il Cavaliere – chi è stato un ostacolo per vent’anni alla presa definitiva del potere da parte della sinistra”.
“Lavoro per unire i moderati, ma c’è qualcuno che divide”
Impossibile, poi, non affrontare il tema delle divisioni interne al centrodestra: “Immaginate il dolore che mi attanaglia: da vent’anni faccio di tutto per tenere uniti i moderati, che sono la maggioranza. Poi arriva sempre qualcuno che divide”.
Frecciata anche per i “governativi”: “Da noi ci sono i cinque ministri che amano fare i ministri ‘diversamente’. Ci sono i senatori che godono del titolo nobiliare di senatore e dopo sette mesi temono di non essere rimessi in lista o di non avere i voti. Tutto è comprensibile”. (Rainews)