New York – Nel tentativo di difendere dalle critiche l’operato della Federal Reserve, il chairman Ben Bernanke ricorda che l’obiettivo primario dell’istituto è quello di ridurre il tasso di disoccupazione (tenendo comunque d’occhio l’inflazione), e avvisa che il deterioramento della crisi in Europa rischia di causare problemi seri per l’economia globale, alla quale neanche gli Stati Uniti potrebbero scampare.
“Per molte persone, lo so, la recessione non ha mai avuto fine”, ha detto Bernanke parlando in una base militare ad El Paso, Texas, nella zona di confine con il Messico. “Non sono un credente della teoria del Vecchio Testamento sui cicli economici. Credo che se possiamo aiutare le persone, dobbiamo aiutare le persone”.
“Noi, alla Federal Reserve, ci siamo focalizzati nel supportare la creazione di posti di lavoro. Questo è metà del nostro mandato, per intenderci”. L’altra metà consiste nel controllo della crescita dei prezzi.
Fed sotto attacco da chi sostiene che le sue politiche aggressive di allentamento della politica monetaria rischino di deprezzare eccessivamente il dollaro e di portare in forte rialzo l’inflazione. Bernanke sostiene che la variazione dei prezzi rimarrà nel target del 2%.
E riguardo il vecchio continente: “Sebbene la Fed farà il possibile per mantenere la stabilità e una politica monetaria accomodante per minimizzare i danni, non credo che saremo capaci di scampare alle conseguenze di un implosione dell’Europa”.