ROMA (WSI) – Pier Luigi Bersani pronto a offrire una roma di nomi per il Colle: stando a quanto riporta La Repubblica, oltre ai nomi di Marini, D’Alema, Prodi, Bonino, Grasso, anche il presidente del Censis e forse lo stesso Bersani.
“L’ultima cosa che voglio è ridurre l’Italia a un campo di battaglia. Per questo abbiamo deciso di incontrarvi”. È Pierluigi Bersani a rompere il ghiaccio con Berlusconi. (…) Se in teoria è soltanto il Colle l’oggetto dell’incontro, il Cavaliere comunque ci prova. Vuole allargare subito la trattativa al governo, far sì che le due partite si fondano in una.
“C’è un paese che sta morendo – attacca Berlusconi -, qua sta andando tutto a rotoli, le televisioni ormai la pubblicità la regalano, il debito pubblico esplode: dovete capire che serve uno scatto di reni, un’assunzione comune di responsabilità per formare un governo forte e autorevole. Smettetela di correre dietro a quei pazzi che vi insultano”.
Un governo con ministri del Pd, del Pdl e di Scelta Civica, un esecutivo di larghe intese. “Alt, fermiamoci un momento”, Bersani non gli fa nemmeno terminare il discorso. “Non siamo qui per parlare del governo, c’è prima un presidente della Repubblica da eleggere. Sarà il nuovo capo dello Stato ad occuparsene, lasciamogli qualcosa da fare pure a lui no?”.
La battuta ci sta e Berlusconi accetta di tornare al punto. “Quando l’ho fermato – racconterà più tardi ai suoi il segretario – non ho trovato resistenze. Mi ha quasi stupito” (…)
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