Per voi bevitori accaniti di caffè. Forse vi farà piacere sapere gli ultimi risultati degli studi che ci arrivano dalla Harvard University. Bere caffè, normale o decaffeinato, aiuterebbe a ridurre il rischio di cancro alla prostata. Ma attenzione, il tutto con moderazione.
Secondo l’università americana, scrive Bloomberg riportando i dati dello studio, gli uomini che bevono sei o più tazzine di caffè al giorno, hanno una probabilità minore del 60% di sviluppare il cancro alla prostata e un 20% in meno di contrarre altre forme della malattia. Da una a tre tazzine al giorno la probabilità cala al 30%. Ma il merito non andrebbe dato alla caffeina. I risultati, pubblicati nella rivista specializzata del National Cancer Institute, suggerirebbero che sarebbero altri gli elementi che garantirebbero questi benefici.
“Non sarebbe la caffeina il componente del caffè associato a un minore rischio”, ha detto Lorelei Mucci, professore associato di epidemiologia alla Harvard University School of Public Health, in un’intervista telefonica per Bloomberg. “Quello che stiamo scoprendo è che ci sono una serie di stili di vita in un uomo che possono essere modificati per ridurre il rischio di un cancro letale alla prostata”.
Il motivo principale per quale è stato utilizzato il caffè, spiegano gli autori della ricerca, è perché è un buon antiossidante, che potrebbe dunque essere utile nel ridurre il rischio di cancro alla prostata. Proprio questa bevanda, a causa delle sue proprietà, è stata già utilizzata in numerosi altri studi, tra cui per ridurre il rischio di Parkinson, cancro al fegato, cirrosi, diabete di tipo 2 e altri. Inoltre, contiene delle sostanze che riducono le infiammazioni e regolano l’insulina.
“Ma – avvisa Ian Thompson, direttore del Cancer Therapy & Research Center e professore al Department of Urology alla University of Texas Health Science Center – il messaggio non deve essere preso come: se bevi più caffè non avrai il cancro alla prostata”. Gli effetti possono essere molto dannosi. Un’altra ricerca di un istituto belga, ha dichiarato che aumentano i rischi letali di aneurismi celebrali.
Il cancro alla prostata è la seconda causa di morte per cancro per gli uomini degli Stati Uniti e colpisce circa un individuo ogni sei, secondo i dati dell’American Cancer Society.