Economia

Biden chiede agli 007 rapporto sull’origine del Covid. Sale tensione Usa-Cina

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Sale la tensione tra Usa e Cina sull’origine della pandemia di COVID 19. Ieri la Casa Bianca ha confermato, tramite la vice portavoce Karine Jean-Pierre, di non escludere nulla. Sul tavolo restano le due ipotesi: il contatto con animali in un mercato a Wuhan, in Cina, o l’incidente nel Wuhan Institute of Virology, laboratorio specializzato nello studio dei coronavirus.

Intanto, il presidente Usa Joe Biden ha chiesto la consegna “entro 90 giorni di un rapporto” che dovrà indicare anche “ulteriori possibili direzioni di indagine, con domande specifiche per la Cina”. E’ stato chiesto alle agenzie di intelligence di collaborare con i “laboratori nazionali e le altre agenzie” e di tenere “completamente informato il Congresso”.

“Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con i partner in tutto il mondo per fare pressioni affinché la Cina partecipi ad un’inchiesta piena e trasparente” sulle origini del Covid, ha affermato ancora Biden nella sua dichiarazione, ribadendo la richiesta degli Stati Uniti per “un’inchiesta internazionale basata sulle prove scientifiche e che fornisca accesso a tutti i dati e le prove rilevanti”.

Covid: Pechino su tutte le furie

Da Pechino, intanto, arrivano segnali di irritazione. La Cina ha criticato la “storia oscura” dell’intelligence Usa, rigettando la necessità di una nuova indagine.

La teoria dell’incidente in laboratorio, inizialmente liquidata come “altamente improbabile” dalla missione a Wuhan di gennaio dell’Oms, è riemersa nei giorni scorsi, guidata da Washington. La Cina la rifiuta, accusando gli Usa di spacciare cospirazioni e di politicizzare la pandemia per distogliere l’attenzione dalla cattiva gestione domestica della pandemia.

“Le motivazioni e gli scopi dell’amministrazione Biden sono chiari”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian in conferenza stampa, aggiungendo che “l’oscura storia della comunità dell’intelligence statunitense è nota da tempo al mondo”, in merito, ad esempio, alle accuse infondate degli Stati Uniti sulle armi di distruzione di massa a giustificazione dell’invasione dell’Iraq.