Uno degli uomini più influenti di Wall Street, il fondatore di Vanguard, Jack Bogle, è morto di cancro all’età di 89 anni. La sua più brillante intuizione, la creazione del primo fondo a gestione passiva (che ricalca fedelmente indici di riferimento, consentendo di risparmiare sui costi delle commissioni), è oggi una delle realtà più rilevanti del mondo del risparmio. Quarant’anni fa, pochi ci avrebbero scommesso su.
Molti gli attestati di stima dei big della finanza, che hanno ricordato l’importanza di Bogle nell’evoluzione di Wall Street.
Warren Buffett: “Jack Bogle ha fatto di più per gli investitori americani più di qualsiasi individuo che conosca … Molta parte di Wall Street è dedita a far pagare molte [commissioni] per niente … Lui non ha caricato tariffe per poi realizzare una quantità enorme di ritorni. Ha convertito, in un periodo di 30 anni, un sacco di persone verso la giusta religione nell’investimento. Ed è una buona religione. Che paga”.
David Solomon, Ceo di Goldman Sachs: “Jack Bogle era un pioniere. Ha aiutato milioni di persone a raggiungere un futuro finanziario migliore per sé per le proprie famiglie, e ha fatto riflettere seriamente su chi si guadagna da vivere nei mercati su quale sia l’eccellenza in questo settore. Ci mancherà”.
Fra i più devoti, non manca il presidente e Ceo di State Street, fra i leader mondiali dei fondi a gestione passiva, Ron O’Hanley: “Con la morte di John “Jack” Bogle, il settore della gestione degli investimenti ha perso una leggenda. La devozione di Bogle all’industrializzazione degli investimenti ha trasformato il settore e fornito un punto d’ingresso a basso costo per i risparmiatori; come uno dei maggiori fornitori di indici al mondo, noi e i nostri investitori gli dobbiamo molto”.
Oltre ai ricordi dell’economista Mohamed El-Erian (Allianz) e dell’influencer televisivo Jim Cramer, per fare altri due nomi internazionali, si aggiunge al cordoglio anche l’italiana Moneyfarm, che ha condiviso il suo ricordo di Bogle, per bocca del Ceo, Giovanni Daprà:
“L’idea che ispirò Bogle 40 anni fa vale oggi oltre 6.000 miliardi di dollari (tanto è oggi il valore degli asset gestiti dai fondi passivi, quasi il 40% degli asset gestiti dai fondi in totale secondo Morningstar) e ha fatto risparmiare a milioni di investitori (solo in commissioni) centinaia di miliardi di dollari. Oggi sembra ovvio che si trattasse di una buona idea, ma non era così ovvio vent’anni fa e non era affatto così quarant’anni fa, quando in pochi vi credettero”.