Le nubi nere della causa antitrust contro Microsoft Corp. (MSFT) non hanno impedito ai soci di maggioranza, compreso il suo chairman, Bill Gates, di vendere parte delle loro azioni nelle settimane precedenti la rottura delle trattative e la sentenza del giudice Thomas Jackson.
La pratica di vendere anche grossi quantitativi di azioni non e’ inusuale tra gli alti dirigenti di Microsoft, tuttavia, vista la sentenza pendente, la tempistica appare assai dubbia.
Per legge, infatti, i cosiddetti “insider” non possono trattare azioni alla vigilia di annunci di acquisizioni e rapporti sugli utili. Tuttavia, secondo Peter Romeo, giudice in pensione della Securities and Exchange Commission, la sentanza riguardo ad una causa pendente, essendo considerata un evento speculativo, non dovrebbe ricadere in questi due casi.
L’uso commune, tuttavia, mostra come la maggior parte delle societa’ negli anni passati abbiano sospeso la vendita e l’acquisto di azioni qualora vi siano pendenti sentenze legali come nel caso della causa intentata contro Philip Morris Cos. (MO) ed altre societa’ del settore tabacco. In quel caso, durante le trattative, era stato vietato ai soci di maggioranza di vendere le loro azioni interrompendo addirittura il programma di riacquisto.
Nel caso di Microsoft, Bill Gates, in un dossier depositato presso la SEC il primo marzo scorso, ha annunciato la volonta’ di vendere 300 mila azioni della societa’. L’operazione, qualora fosse stata effettuata nello stesso giorno, gli avrebbe valso la bellezza di 27 milioni di dollari. Qualche ora prima della sentanza di lunedi’, tuttavia, il titolo e’ sceso del 14% attestandosi alla chusura delle contrattazioni a $88,56.
Per quanto riguarda gli altri dirigenti, alcuni hanno venduto le proprie azioni molto prima dopo avere esercitato il diritto sulle opzioni. Tra l’11 ed il 14 febbraio scorso, Robert Herbold, direttore operativo, ha venduto 375 mila azioni ad un prezzo compreso tra $101,30 e $102,87 – l’opzione era di $7,78 per pezzo. Robert Louis Muglia, vice presidente, ha venduto quasi 125 mila azioni a $103,93 – l’opzione era di $1,85.
E la lista continua.
Secondo un dossier della SEC, tra l’11 febbraio ed il 6 marzo, Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, ha venduto circa $3,6 miliardi in azioni della societa’.
Al 10 settembre 1999, Bill Gates deteneva 787 milioni di azioni per un valore di circa 70 miliardi di dollari all’attuale prezzo di mercato. Allen, attualmente membro del Consiglio di Amministrazione senza alcuna mansione esecutiva, ne possedeva un totale di 261 milioni. Herbort quasi 935 mila, incluse 925 mila opzioni.
Le transazioni dei due fondatori del colosso di Seattle sono state sicuramente di grande portata e mostrano chiaramente l’incertezza del personale e della dirigenza sul futuro della societa’ dopo la chiusura del caso antitrust del Dipartimento di Giustizia americano.