Neanche il tempo di uscire dalla crisi causata dal Covid-19, che già all’orizzonte per Bill Gates si prospetta un’altra pandemia. Ne è convinto il miliardario Usa che, durante un’intervista alla Cnbc a margine della conferenza annuale sulla sicurezza tedesca di Monaco, ha affermato che una situazione simile a quella che stiamo vivendo la potremmo avere a causa di un patogeno diverso da quello della famiglia del coronavirus.
Il co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation ha aggiunto che i progressi nella tecnologia medica dovrebbero tuttavia rendere la prossima battaglia meno complicata. Ad una condizione: che gli investimenti vengono fatti ora.
“Avremo un’altra pandemia. Sarà un agente patogeno diverso la prossima volta”, ha affermato Gates.
A due anni dall’inizio della pandemia di Sars-Cov-2, il miliardario americano ha affermato che gli effetti peggiori sono svaniti perché enormi fasce della popolazione globale hanno acquisito un certo livello di immunità grazie ai vaccini e agli anticorpi generati a seguito dell’infezione. E poi, la gravità è comunque diminuita dopo la comparsa della variante Omicron.
“La possibilità di una malattia grave, principalmente associata a fattori come l’età, l’obesità o al diabete, è ora drasticamente ridotta a causa dell’esposizione all’infezione”, ha affermato Gates, aggiungendo che è già “troppo tardi” per raggiungere l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022.
Attualmente il 61,9% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19.
Bill Gates: più veloci nello sviluppo dei vaccini
Pe il fondatore di Microsoft, se abbiamo imparato qualcosa da due anni di pandemia, è che di fronte ad una pandemia occorre muoversi velocemente nello sviluppare e distribuire i vaccini: i governi, pertanto, sono “invitati” a investire sin da ora.
Sui vaccini, Gates sottolinea che “la prossima volta che dovremmo provare a farlo, invece di due anni, dovremmo renderlo pronto in sei mesi”, aggiungendo che le piattaforme standardizzate, inclusa la tecnologia dell’Rna messaggero (mRNA), rendono possibile queste tempistiche. “Il costo per essere pronti per la prossima pandemia non è così grande. Non è come il cambiamento climatico. Se siamo razionali, sì, la prossima volta lo prenderemo presto”.
Gates, attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, ha collaborato con il Wellcome Trust del Regno Unito per donare 300 milioni di dollari alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, che ha contribuito a formare il programma Covax per fornire vaccini ai paesi a basso e medio reddito. Il CEPI mira a raccogliere 3,5 miliardi di dollari nel tentativo di ridurre il tempo necessario per sviluppare un nuovo vaccino a soli 100 giorni.