New York – Soltanto attentati come quello dell’11 settembre 2001, con migliaia di morti, avrebbero potuto piegare gli Stati Uniti.
Osama bin Laden ne era convinto, tanto da aver abbozzato in un taccuino una serie di attacchi a treni e citta’ in occasione dell’Independence Day negli Stati Uniti e del decimo anniversario del crollo delle Torri gemelle.
Il diario del capo di al Qaida, trovato nel covo di Abbottabad, rivela la sua delusione per lo scarso impatto sulla politica americana degli attentati messi a punto dopo l’11 settembre.
Nel covo pachistano a pochi chilometri da Islamabad, hanno detto alla Cnn diversi agenti dell’antiterrorismo statunitense, era operativo “il centro di comando e di controllo” dell’organizzazione terroristica, a cui lo “sceicco del terrore” impartiva ordini usando pennette USB e cd-rom inviati attraverso i corrieri.
Oggi poi la Casa Bianca ha deciso di mostrare le foto del cadavere di Osama bin Laden ad alcuni membri del Congresso Usa, per mettere a tacere i dubbi e le tesi cospirazioniste sul blitz di Abbottabad.
“Era lui, e’ andata, ormai e’ finita”, ha commentato il senatore repubblicano James Inhofe, dopo la visione delle immagini che ha definito “orribili”. Inhofe, che fa parte della commissione sulle Forze armate, e’ stato il primo a vedere le foto scattate sulla nave militare dalla quale poi il corpo del terrorista piu’ ricercato del mondo e’ stato fatto scivolare in mare.
La Cia ha invitato a visionare le immagini parlamentari che si occupano di materie che hanno a che fare con la difesa o con l’intelligence.