ROMA (WSI) – “Bisogna andare avanti sull’Europa ma nel frattempo noi non possiamo accettare che vengano tagliati i fondi dal lato del lavoro e della crescita; ricerca e settori come quello agricolo. Su quel punto dobbiamo resistere”. E’ l’avviso che Pier Luigi Bersani, a Radio Anch’io, rivolge a Mario Monti in vista del vertice Ue sul bilancio.
“Basta leggere la carta d’intenti del centrosinistra: a contrasto di posizioni populiste abbiamo un’ apertura a forze europeiste e costituzionali. Poi certo la convergenza si fa alla prova dei programmi”. Così Pier Luigi Bersani, a Radio Anch’io, alla domanda se anche Nichi Vendola concorda nel confronto con i centristi dopo il voto.
“A dire la verità io ripeto come giaculatoria la solita formula: il Pd è alternativo a Berlusconi e alla Lega, chiedo il 51 per cento ma lo userò come il 49 e quindi sono disponibilissimo a discutere con Monti, vedremo se fare riforme o governo. Non mi sono mai mosso da questa formula, forse il timing di ieri, visto che ero a Berlino, ha dato più enfasi”.
“Berlusconi sta richiamando i suoi, la destra esiste e io non l’ho mai sottovalutato ma fiato sul collo non lo sento. Berlusconi richiama le sue forze ma quando si parla di sorpasso, dico con il binocolo non perché guardo i sondaggi ma perché tengo l’orecchio a terra e sento un sacco di problemi che sono lontani dalla discussione elettorale”, afferma Bersani.
BERLUSCONI, BERSANI-MONTI HANNO CONFESSATO INCIUCIO – “Bersani e Monti hanno confessato apertamente la loro volontà di inciucio”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Radio 24 a proposito delle dichiarazioni di ieri del premier e del segretario del Pd.
PROVE D’INTESA BERSANI-MONTI – “Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti”. Cosi Pier Luigi Bersani a Berlino rompe gli indugi. “Monti è arrivato da solo. Era il professor Monti. Gli abbiamo dato noi la maggioranza. Lo abbiamo voluto noi”, ha aggiunto Bersani parlando a una platea di tedeschi. “Abbiamo affrontato insieme il popolo per le riforme – ha proseguito – ci sentiamo protagonisti nel bene e nel male di questo anno e mezzo. Ora bisogna andare avanti e fare le elezioni, come in tutti i Paesi”. Attualmente con il Prof ci sono “schermaglie elettorali”. Le alleanze non le faccio a tutti i prezzi, ho sentito cose che non mi convincono sulle unioni civili”.
A stretto giro arriva l’apprezzamento di Monti alle parole del leader del Pd: “Apprezzo ogni apertura e disponsibilità, e anche questa frase di Bersani dalla Germania. Sarò disponibile ad alleanze con tutti e solo con coloro che saranno impegnati in riforme strutturali”. In precedenza, il professore era stato più duro: “Il Pdl ha dimostrato sostanziale incapacità di decidere e il polo di sinistra è molto simile a quello che, pur guidato dal professore Prodi, ha avuto problemi interni che poi lo hanno fatto disgregare. Noi – ha proseguito – non ci proponiamo alcun aumento di tassazione, né alcuna ipotesi di tassazione patrimoniale. Nel nostro programma – ha detto poi il Professore – è scritto che non faremo nessun condono, perché va stabilito un rapporto di serietà fra Stato e contribuenti. Durante il nostro Governo – ha poi raccontato – la tentazione di condoni è stata enorme perché avevamo un bisogno disperato di soldi, ma non ne abbiamo mai fatto uno”. Poi l’annuncio di Monti: “Nella prima riunione del Consiglio dei ministri dimezzeremo il numero dei parlamentari”.
Botta e risposta fra Monti e Berlusconi sulla promessa del Cavaliere di abolire l’Imu. Per il premier, “Quella sembra essere una bella promessa e una polpetta avvelenata, perché poi ci sarebbero conseguenze finanziarie che sono quelle che già oggi determinano qualche primo segnale di turbolenza nei mercati”.
Berlusconi ribatte che “E’ un’altra stupidaggine di questi giorni. Gli interessi che dobbiamo pagare sulle emissioni dei nostri titoli sono interessi che vengono stabiliti da ciò che succede sul mercato secondario. Sono assolutamente indifferenti sia all’attività di governo che a quelli che sono i programmi di governo. L’imu ha prodotto una distranza, un vallo tra gli italiani e lo Stato. E’ un’ imposta sbagliata per le famiglie anche un’imposta che va nella direzione opposta rispetto alla ripresa e allo sviluppo. Il 24 febbraio – spiega – vinciamo le elezioni, a marzo ci sarà il governo che entrerà in funzione e nel primi Cdm aboliremo l’Imu. La restituzione della tassa sulla prima casa avverrà entro giugno prima cioé dell’arrivo della rata per l’anno 2013″.
Il Cavaliere ha poi sostenuto che ”Prima del 94 nessuno presentava un programma scritto, e’ stato con il mio ingresso politico che i cittadini posso conoscere quali sono gli impegni dei vari partiti. Ieri ho parlato di un possibile condono stiamo approfondendo quello che si puo’ fare prima del 24 febbraio ci saranno altre cose positive”.
Sul condono, però, Maroni gela Berlusconi: “La restituzione dell’Imu sulla prima casa è senz’altro una buona idea che può aiutare la ripresa dei consumi”. Quanto alla proposta di Berlusconi di un condono fiscale, Maroni ha detto di preferire “la strada della lotta all’evasione consentendo la detrazione di tutti gli scontrini e le fatture fiscali”.
In serata, infine, Berlusconi è intervenuto a Ballarò. Numerose le proposte del Cavaliere: ‘Noi nel primo Cdm toglieremo il finanziamento ai partiti’ ha esordito, precisando poi che ‘i soldi per restituire l’Imu agli italiani li prenderemo dai fondi previsti dall’accordo tra Italia e Svizzera per tassare i capitali dei cittadini italiani nelle banche della confederazione elvetica. Da questo accordo è prevista una prima tranche di 20 miliardi euro – ha spiegato aggiungendo che altri soldi si potranno recuperare dall’extragettito dell’attuale Imu.
La “squadra del centrodestra” – ha poi detto – non l’ho scelta ma “é determinata dalla Costituzione che non prevede la contrapposizione solo tra due partiti in Italia”. “Bisogna soccombere sotto la pluralità di partiti. Io – ha detto sul finale il Cavaliere – sono il miglior imprenditore dal dopoguerra”. (Ansa)