La pressione sui titoli tecnologici cinesi si aggiunge a un potente cocktail di inflazione e conflitti geopolitici, con Wall Street chiusa alle negoziazioni nella giornata di oggi. Nella seduta di oggi il Bitcoin (BTC) continua a scendere quando i 38.000$ sono diventati l’ultimo livello a deludere le aspettative dei rialzisti.
I $40.000 come obiettivo per il rimbalzo del BTC
I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView hanno dipinto un quadro cupo per BTC/USD lunedì; Bitcoin (BTC) ha continuato a scendere sotto il supporto di $38.000, svanito improvvisamente dopo avere tenuto testa per tutto il fine settimana.
Pur minacciando di invalidare le speranze degli analisti, le possibilità di un rimbalzo a $40.000 restano comunque buone.
“Non mi aspettavo che questa gamba andasse molto in profondità, dovrebbe vedere presto un rimbalzo verso 40k”, ha affermato Crypto Ed, importante influencer del mondo crypto, ai suoi follower di Twitter.
In un aggiornamento video della giornata, Crypto Ed aveva previsto che un trend ribassista su più rami continuasse, con il livello di $40.000 che costituisce l’obiettivo di un rimbalzo prima che seguisse un altro dump, con un potenziale d’arrivo anche a $30.000.
“Se in qualche modo dovessimo riuscire a tornare sopra i 40.000$ e salire, allora sono rialzista; altrimenti no”, ha concluso, aggiungendo che ci vorrebbe un “miracolo” perché un movimento così rialzista si avveri.
Al ribasso invece è arrivato un incremento di offerte in zona $37.000 visibili sull’orderbook di Binance appena BTC/USD è sceso al ribasso.
I dati provenienti dal monitoraggio hanno ulteriormente evidenziato che le transazioni di grandi dimensioni rimangono abbastanza costanti, indicando che gli investitori di livello istituzionale mantengono l’interesse per l’esposizione a BTC.
Pesa il calo dei titoli tecnologici cinesi
La chiusura di oggi di Wall Street, nel frattempo, ha significato una mancanza di volumi sui mercati delle criptovalute, che potrebbe esacerbare i movimenti in qualsiasi direzione a causa della scarsa liquidità.
I segnali macro, tuttavia, hanno continuato a fluire, con gli sviluppi del conflitto Russia-Ucraina pronti a turbare il sentiment già nervoso.
Le notizie di morte al confine ucraino sono arrivate quando i mercati azionari europei hanno vacillato, il FTSE 100 è sceso dello 0,5% a Londra e il DAX tedesco è sceso dell’1,3% nella giornata.
L’idea di una guerra, naturalmente, non piace ai mercati. Questo timore, in parte, è però già stato scontato dalla flessione dei prezzi. I mercati anticipano sempre gli scenari più probabili e poi si muovono sulla base della conferma o meno delle aspettative. La situazione per il momento è molto fragile ed instabile. L’opinione degli esperti cambia ogni giorno e quindi non reputiamo saggio basare delle scelte di investimento sulla base delle varie “isterie di massa”.
La presidente della Bce Christine Lagarde, si è mostrata per la prima volta preoccupata per l’inflazione:
Non vogliamo agitare le acque, ci muoviamo con gradualità, ma la situazione effettivamente è cambiata. Rispondiamo a una situazione, ma la situazione è cambiata.
Non faccio mai promesse senza condizionalità e, in questo momento, è ancora più importante essere molto attenti a questo. Valuteremo molto attentamente, saremo dipendenti dai dati. Faremo questo lavoro a marzo.
Una dichiarazione che ha subito portato lo spread vicino a 170 punti. L’inflazione fa paura, e l’aumento dei tassi di interesse ancor di più.
Un’altra flessione dei titoli tecnologici in Cina ha alimentato problemi per i mercati asiatici, con Tencent in calo di oltre il 6%.
La caduta delle azioni tech ha ricordato molto il luglio 2021, il periodo durante il quale Bitcoin ha ripercorso l’intero rialzo da inizio anno per toccare poi il fondo a quasi $29.000.