Società

Bitcoin crolla -33%: moneta per traffico di droga

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – Il prezzo dei Bitcoin scambiati sulla piattaforma Bitstamp è crollato di anche il 33% dopo le notizie di cronaca giudiziaria giunte dagli Stati Uniti.

Gli agenti federali hanno incriminato il creatore e gestore di un popolare sito online di vendite di droghe e altri beni illeciti, chiamato l’Amazon delle sostanze stupefacenti. Il sito è stato oscurato.

All’apparenza sembra una persona per bene, Ross William Ulbricht, il ragazzo che gestisce “Silk Road Hidden Website”, quello che è stato definito dalle autorità “il mercato criminale online più completo e sofisticato” in circolazione.

Sulla testa di Ulbricht pende l’accusa di aver messo in piedi un “bazar del mercato in nero” dove utenti anonimi possono condurre transazioni in incognito con le monete digitali, i Bitcoin. L’uso della moneta sul sito ha dato una spinta decisiva, secondo gli analisti, a questa forma di “currency”.

Il 29enne, conosciuto sul Web con il soprannome di “Dread Pirate Roberts”, dovrà rispondere davanti al tribunale federale di New York delle accuse di traffico di narcotici, riciclaggio di denaro e pirateria informatica. Lo rivelano i documenti dell’FBI pubblicati in Rete dal giornalista Brian Krebs.

Bitcoin è un software disegnato per non essere rintracciato. Questo lo rende uno strumento attraente per chi cerca di scambiare beni sul Web. Il valore è sceso a quota $85 da $127 in un solo giorno.

Il calo – riferisce a Bloomberg Jered Kenna, Chief Executive Officer della piattaforma di scambio virtuale Tradehill – è provocato dalle speculazioni circa un calo della moneta virtuale dopo l’ultimo episodio di cronaca.

Operativo dal 2011, CCNET riporta che per accedere al sito bastava utilizzare il software di anonimato tor. Ma non si trovava solamente droga all’interno, infatti si potevano acquistare anche materiali pornografici, documenti falsi e perfino armi, il tutto con una moneta elettronica chiamata Bitcoin, ora sequestrata ad un valore di 3,6 milioni di dollari, ma grazie alla quale si poteva rimanere in anonimato.

Dal suo lancio il sito avrebbe fatturato 9,5 milioni di Bitcoin. Secondo l’accusa, Ulbricht avrebbe anche cercato di assoldare dei killer per uccidere un utente che minacciava di rivelare le identità di alcune persone che utilizzavano il sito.