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Bitcoin: dopo lo prese di beneficio, torna in rally e riaggancia quota $70 mila

Dopo le prese di beneficio dell’ultima settimana, successive ai record storici (73.797,68 dollari il 14 marzo), il bitcoin è tornato sopra la soglia dei 70.000 dollari, con gli investitori che hanno ricominciato ad accumulare la criptovaluta al di fuori degli exchange, portando ai minimi degli ultimi nove anni il valore delle riserve sulla piattaforma di trading Coinbase.
Secondo i dati di Glassnode, citati da CoinTelegraph, le riserve su Coinbase sono scese a 344.856 bitcoin, ai minimi dal 2015. In questo momento, il bitcoin guadagna il 7% a 70.437 dollari.

Bitcoin in altalena

Nell’ultima settimana, il Bitcoin è stato in modalità di correzione: dopo aver raggiunto il massimo storico di 73.797,68 dollari il 14 marzo, i prezzi sono scesi fino a circa 60.800 dollari. Secondo Alex Thorn, responsabile della ricerca a livello aziendale di Galaxy Digital, tali cali rientrano “nella norma delle correzioni storiche a breve termine dei mercati toro”.

Ma cosa c’è invece dietro il nuovo rialzo? Sam Callahan, analista capo dell’azienda di servizi per bitcoin Swan Bitcoin, ha spiegato all CNBC il nuovo rally  è probabilmente legato al messaggio della Federal Reserve della scorsa settimana.

“I funzionari della Fed hanno chiarito la scorsa settimana che stanno prendendo in considerazione sia il taglio dei tassi sia la riduzione del ritmo del programma di inasprimento quantitativo quest’anno”, ha affermato. “Entrambi le azioni miglioreranno le condizioni di liquidità, agendo da catalizzatore positivo per i prezzi degli asset. Il bitcoin funge da barometro delle condizioni di liquidità e ha risposto positivamente al messaggio della Fed secondo cui la politica monetaria probabilmente si allenterà nel prossimo futuro”.

Cresce l’attesa per l’halving

Nonostante le flessioni, il bitcoin sta per concludere il mese di marzo con una nota positiva: ha guadagnato il 14% nel mese e il 66% nel primo trimestre. Ad alimentare la corsa, hanno contribuito non solo la forza dei flussi di fondi degli Exchange Traded Fund (ETF) ma anche le prospettive cicliche del suo halving.

L’halving si verifica ogni quattro anni, e quest’anno (giunto alla quarta edizione) dovrebbe avvenire intorno al 13-18 aprile, ma la data precisa è da confermare. Dopo questo evento, la ricompensa che un cryptominer riceverà per la convalida e l’aggiunta di transazioni alla blockchain scenderà da 6,25 a 3,125.

Come ha spiegato qualche giorno fa in una nota Gianluigi Guida, CEO di Binance Italy,

“Quest’anno, l’halving di Bitcoin si verifica in un contesto unico, con l’emergere di altri eventi significativi nell’ecosistema cripto, come la recente approvazione degli ETF spot sul Bitcoin, che ha suscitato maggiore interesse e partecipazione istituzionale. In questo contesto è fondamentale che gli investitori, specialmente i nuovi arrivati nel panorama delle cripto-attività, comprendano l’importanza a lungo termine dell’halving, gestendo le proprie aspettative e considerando che i cambiamenti immediati nei prezzi potrebbero non essere giustificati. L’halving, infatti, ha effetti duraturi sull’intero ecosistema delle criptovalute, contribuendo alla sua evoluzione e alla costruzione di infrastrutture innovative nel settore”.