La Bitcoin mania preoccupa sempre di più i legislatori e gli organi di vigilanza. Dopo che qualche giorno fa Ewald Nowotny, governatore della banca centrale austriaca e membro del board della Bce, aveva chiesto un intervento di Bruxelles per regolamentare la moneta virtuale, ora è la volta della Francia.
Lo mette in evidenza un articolo della Stampa, nel quale si legge che il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, avrebbe deciso di portare il tema sul tavolo del prossimo summit di aprile al prossimo G20.
“Sono qui per garantire la sicurezza ai risparmiatori – ha detto il numero uno di Bercy – c’è un rischio speculativo. Bisogna guardarlo, esaminarlo e vedere come, insieme agli altri Paesi del G20, si può regolamentare il bitcoin”.
Due le preoccupazioni principali: la difficoltà di tracciare i pagamenti nella criptomoneta e di conseguenza il rischio che possa diventare facile veicolo di riciclaggio e finanziamento per il terrorismo.
Sulla stessa linea anche Berlino. Un portavoce del ministero delle Finanze, citato da Bloomberg, ha detto che il governo sta osservando da vicino gli sviluppi del bitcoin e delle altre criptovalute, aggiungendo che Bafin, il supervisore finanziario tedesco, ha già avvertito i consumatori dei rischi.