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Bitcoin: il mercato sperimenta un “flash crash”, ma analisti frenano allarmismi

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Il debutto del Bitcoin come valuta legale in El Salvador , lo scorso martedì, ha causato un crollo “flash crash” improvviso del 16% dopo 30 giorni piuttosto redditizi. Il prezzo è improvvisamente crollato da oltre 44.800 € a meno di 37.000 € in un massiccio sell-off. Si è trattato di un vero e proprio flash crash che ha interessato principalmente il mercato dei derivati, portando a una liquidazione di oltre 3,2 miliardi di euro.
Anche Ethereum ha seguito l’andamento del Bitcoin, scendendo dal livello di 44.800 € a meno di 37.000 € in un massiccio sell-off, pur rimanendo sopra al livello di supporto della media mobile a 200 giorni.

Ma alcuni esperti del settore frenano qualsiasi tipo di allarmismo, dichiarando che i fondamentali restano positivi.

Orlando Merone, Country Manager per l’Italia di Bitpanda, ha dichiarato:

“Bitcoin è ora valuta legale in El Salvador – A tre mesi di distanza dall’approvazione della legislazione del Paese con una notevole maggioranza di voti (ben 62 membri a favore), la criptovaluta è diventata ufficialmente moneta legale in El Salvador. Ciò significa che adesso il Bitcoin è una valuta di pagamento a tutti gli effetti, comparabile al dollaro americano, in circolazione nel Paese dal 2001. Beni, servizi e persino le tasse possono ora essere pagati usando BTC e ogni esercente deve accettarne l’uso come forma legale di pagamento. El Salvador ha acquistato i suoi primi 200 BTC un giorno prima che la legge entrasse in vigore, ottenendone poi altri 150 in seguito al recente calo dei prezzi”.

Italiani sempre più interessati al bitcoin, ma la conoscenza è scarsa

Tra gli italiani cresce intanto l’interesse per le criptovalute. A rilevarlo è un sondaggio commissionato da WisdomTree a Opinium Research, secondo cui il 61% degli intervistati ha già investito in criptovalute, o sta pensando di farlo. Tra Regno Unito, Italia e Germania, il sondaggio è stato condotto su un campione di 3mila persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni (1.000 giovani per ogni Paese).

Nonostante la volontà d’investire in criptovalute, il 45% dei giovani italiani ha dichiarato di non capire come funzionano le monete digitali. Le scarse conoscenze su questa asset class non regolamentata potrebbero esporre il capitale investito a un rischio maggiore. Tuttavia, i giovani italiani vogliono saperne di più:  il 56% degli interpellati esprime interesse ad approfondire la materia con la prospettiva di investimento o per poter acquistare una quantità maggiore di criptovalute.