Bitcoin: Musk fa dietrofront sui pagamenti di Tesla in criptovaluta, volano le quotazioni
Ancora una volta Elon Musk manda in fibrillazione i prezzi del Bitcoin. Ancora una volta lo fa attraverso un tweet. Il numero uno di Tesla ha confermato che riprenderà a consentire le transazioni in Bitcoin”quando ci sarà la conferma che i miners usano una ragionevole quantità di energia pulita (circa il 50%) con un trend positivo futuro.
Si tratta dunque di un parziale dietrofront rispetto a quanto dichiarato qualche settimana fa, quando Tesla aveva sospeso l’uso di Bitcoin per gli acquisti dei suoi veicoli il 13 maggio, citando proprio i rischi di inquinamento ambientale nel mining, dopo aver lanciato la proposta a marzo scorso.
Dichiarazioni che hanno messo il turbo alle quotazioni della valuta digitale, che salgono di oltre il 9% fino a toccare un top in Asia a un passo da quota 40mila dollari, a 39.838,92.
Dall’inizio dell’anno ha registrato un rialzo di oltre il 30% anche se resta lontano dai massimi storici toccati il 14 aprile a 64.829 dollari.
Musk: “Tesla ha venduto solo il 10% del suo portafoglio”
Il tweet di Musk arriva a commento di un articolo pubblicato dal sito Cointelegraph, in cui Magda Wierzycka, CEO della società di servizi finanziari Sygnia, accusa il numero uno di Tesla di manipolare il mercato di Bitcoin a suo vantaggio. Per la manager sudafricana, Musk sarebbe stato quasi certamente indagato dalle autorità se, al posto di Bitcoin, avesse manipolato qualsiasi altro asset. Accuse rimandate al mittente da Musk, che spiega:
“Tesla ha venduto solo il 10% dei Bitcoin in portafoglio, confermando che possono essere “liquidati facilmente senza muovere il mercato”
Musk è stato un grande sostenitore delle criptovalute negli ultimi mesi, contribuendo a spingere su nuovi massimi il prezzo del bitcoin lo scorso aprile.
A inizio giugno invece sembrava che l’amore per la criptovaluta fosse finito per via di un suo tweet in cui ha inserito un’emoji dal cuore spezzato e una foto di una coppia che discute animatamente.