Continuano le vendite sul Bitcoin. Per la prima volta dallo scorso novembre la regina delle criprovalute torna sotto brevemente sotto quota 6 mila dollari. In mattinata la criptovaluta, che a dicembre era arrivata a sfiorare i 20.000 dollari, cede oltre 10% viaggiando a $6,183.87, dopo aver brevemente bucato la soglia psicologica dei 6 mila dollari.
Nelle ultime 24 ore, scrive Cnbc, sono stati bruciati 60 miliardi di dollari (-550 miliardi di dollari dai massimi di un mese fa): a mettere sotto pressione la valuta sono le notizie su nuove regolamentazioni più restrittive in Cina e in India, ma anche la decisione di diverse carte di credito di non permette ai propri clienti di acquistare Bitcoin con la propria carta.
Ieri sul mercato delle valute digitali si è espresso anche Mario Draghi. Il presidente della Bce ha ribadito che le valute virtuali “sono al momento nello spazio non regolato, e dovrebbero essere viste come asset molto rischiosi, soggetti ad alta volatilità e speculazione”.
Le vendite sulle criptovalute hanno acquistato maggiore forza dopo che Loyds, leader britannico nelle carte di credito, ha annunciato nel fine settimana la decisione che segue quella adottata da JP Morgan Chase e Citigroup. Secondo quanto riportato dal Telegraph ai clienti del circuito sarà inibito l’acquisto online attraverso l’inclusione in una “lista nera”. Altri colossi del credito come Barclays e Hsbc non hanno commentato sulla politica che avrebbero adottato.