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Bitcoin, nuova raffica di vendite. Pesano ancora timori Evergrande

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Nuova seduta all’insegna delle vendite per il Bitcoin che questa mattina cede oltre il 4% a quota 43.889 dollari. Le prese di beneficio sulle principali criptovalute proseguono anche oggi dopo la pesante correzione registrata nella giornata di ieri in scia ai listini azionari penalizzati dai timori per lo scoppio di nuova bolla immobiliare in Cina a seguito delle difficoltà finanziarie del colosso immobiliare Evergrande, per la quale l’agenzia di ratig S&P vede un rischio default.
Gli investitori preferiscono alleggerire le posizioni sugli asset più volatili  e rischiosi.
Nell’ultima settimana il Bitcoin ha lasciato sul terreno oltre il 13%. In rosso questa mattina anche le altre principali criptovalute che hanno corso di più nell’ultimo periodo come Ethereum (-2,9%) e Cardano (-1%).

La regina delle criptovalute, che nei primi giorni di settembre si era riportata sopra quota 50.000 dollari, sembra risentire anche della imminente stretta regolamentare attesa negli Stati Uniti ma non solo. Recentemente anche il Financial Stability Oversight Council ha dichiarato che il Bitcoin rimane un asset “sistemicamente rischioso”.

A migliorare il sentiment sulla criptovalute non sono bastate le rassicurazioni giunte nei giorni scorsi da parecchi investitori come Cathie Wood, fondatrice della società di gestione degli investimenti Ark Investment Management, secondo la quale nell’arco temporale di cinque anni, ne prevede un aumento di oltre 10 volte il prezzo attuale, ovvero oltre 500 mila dollari tra cinque anni. Questo perché sempre più aziende e investitori istituzionali, diversificando i loro portafogli, aumentano le partecipazioni verso la moneta digitale.

Nel frattempo, nonostante le vendite sul Bitcoin, le principali Borse europee stanno mettendo a segno questa mattina un rimbalzo dopo la pesante flessione registrata ieri con le vendite che si sono concetrate soprattutto sui finanziari, auto e tecnologici.  In avvio di seduta segni positivi prevalgono in Europa: il Dax di Francoforte avanza dello 0,5%, l’indice inglese Ftse 100 sale dello 0,6% e il Cac40 di Parigi mostra un rialzo di circa un punto percentuale.
Nonostante il rimbalzo, sui mercati si guarda con una certa apprensione agli sviluppi del caso Evergrande con il possibile contagio su altri colossi immobiliari cinesi e ricadute anche fuori dai confini cinesi. Dopo il tonfo superiore al 10% della vigilia, il titolo Evergrande ha ceduto nella seduta asiatica di oggi il 4%, in flessione per la settima sessione consecutiva.