Un’altra settimana nera, quella attuale, per il Bitcoin, che continua a perdere terreno, confermandosi un asset altamente volatile La valuta digitale è scesa di circa il 7% questa settimana e veniva scambiata in mattinata intorno a $ 34.200. Ma la fase negativa potrebbe non essere terminata. Secondo Oanda Corp., Evercore ISI e Tallbacken Capital Advisors, un’ulteriore debolezza del prezzo potrebbe portare le quotazioni in zona di $ 20.000.
I prezzi si stanno “avvicinando pericolosamente al livello di $ 30.000 e “una rottura sotto questo livello potrebbe accelerare le vendite”, ha affermato Edward Moya, analista di mercato senior di Oanda Corp.
Dai record di aprile, il prezzo della regina delle criptovalute è sceso di circa $ 30.000. Parte delle responsabilità delle vendite sono attribuibili ai tweet del miliardario Elon Musk ma anche da una rinnovata stretta normativa in Cina.
El Salvador: primo paese a legalizzare il Bitcoin
Intanto oggi buone notizie per il mercato delle criptovalute sono arrivate dal parlamento del Salvador, che ha approvato il disegno di legge del presidente Nayib Bukele, per legalizzare i bitcoin, diventando così il primo Paese al mondo che utilizzerà la criptovaluta come moneta reale.
Secondo la nuova legge l’uso del bitcoin sarà “libero con potere liberatorio, illimitato in qualsiasi transazione e a qualsiasi titolo richiesto dalle persone fisiche o giuridiche pubbliche o private”. Nella discussione avvenuta nella Commissione Finanze è stato chiarito che il bitcoin non sostituirà il dollaro.
E’ previsto che il tasso di cambio con il dollaro sia fissato liberamente dal mercato, che i prezzi possano essere espressi in bitcoin, e che anche tutte le tasse ed imposte possano essere pagate con la criptomoneta. Particolare importante, gli scambi realizzati in bitcoin non saranno soggetti all’imposta sulle plusvalenze come avviene per qualsiasi altra moneta a corso legale.
Le previsioni per il futuro
Le opinioni sulle sorti future su questa criptovaluta restano polarizzate. Se investitori come Ray Dalio hanno, ad esempio, abbandonato gli indugi del passato per acquisire una certa esposizione alle criptovalute, altri analisti restano scettici sul destino finale di tutto questo mondo.
L’economista Nouriel Roubini, da sempre scettico, ha ribadito in una recente intervista a Goldman Sachs che “il Bitcoin e le altre criptovalute non generano redditi né hanno un’utilità, il che significa che non c’è modo di arrivare a comprendere il loro valore fondamentale”.