Non si arresta il rally del Bitcoin. Ieri, la valuta digitale ha sfondato il muro dei 60 mila dollari, un target che non si vedeva dal novembre 2021, quando venne toccato il massimo storico (poco sotto 70 mila dollari). E che nelle ultime settimane è stata favorita dal lancio degli Etf, che semplificano gli investimenti dei piccoli investitori.
Che cosa c’è dietro il rally del Bitcoin
Sono essenzialmente due le ragioni dietro la recente corsa del Bitcoin.
Da una parte, come dicevamo, l’euforia è alimentata dal via libera della SEC ai primi Etf negli Stati Uniti: dal giorno del lancio, lo scorso 11 gennaio, i nuovi Etf statunitensi sulla criptovaluta hanno raccolto circa 7 miliardi di dollari.
Poi, altro fattore importante, le attese sul cosiddetto halving, ovvero dimezzamento previsto nel prossimo aprile. Ogni quattro anni circa, i guadagni di chi “conia” bitcoin vengono dimezzati. Questo produce un rallentamento dell’offerta di criptovalute che, in presenza di un aumento della richiesta, determina un incremento delle quotazioni. Dopo il dimezzamento, previsto per la fine di aprile, il numero di nuove monete estratte quotidianamente scenderà a 450 dalle attuali 900.
“Stiamo assistendo al risultato di un costante aumento della domanda di asset digitali. Si tratta di una combinazione di investimenti retail e istituzionali, di una maggiore regolamentazione, di una maggiore fiducia e di un maggiore accesso. L’Halving del Bitcoin si sta avvicinando, le economie si stanno riprendendo e gli investitori sono alla ricerca di opportunità. L’ETF sul Bitcoin è un altro passo fondamentale verso l’adozione di massa degli asset crittografici” – ha commentato Mireya Fernández, Southern Europe & CEE Market Lead di Bitpanda.
Le quotazioni del Bitcoin: l’ultima fiammata
Nelle ultime ventiquattr’ore, le quotazioni del bitcoin hanno segnato un rialzo fino al 13% a 63.968 dollari, prima di ridurre parte dei guadagni per essere scambiato a 62.535 dollari nella prima mattinata di oggi. Da inizio anno, la valuta digitale ha segnato un rialzo del 42% (+166% in un anno).
Bitcoin battono le azioni, ma analisti invitano alla cautela
La velocità dell’avanzata ha messo in guardia alcuni osservatori dai cicli di boom e bust, processi di espansione economica e repentina contrazione, che sono diventati emblematici nel caso delle criptovalute. Memorabile quello successivo al novembre 2021: quando il Bitcoin scivolò sotto i 15.500 dollari un anno dopo aver raggiunto il suo massimo storico.
“Questo movimento è stato molto brusco, quindi non sarei sorpreso da una brusca correzione del 20% o più”, ha spiegato Jaime Baeza, fondatore del fondo hedge crypto AnB Investments.
Nel 2024, intanto, il Bitcoin ha superato le performance di asset tradizionali come le azioni e l’oro, fornendo un punto di riferimento per la volatilità dei trader in cerca di opportunità. Questo è stato favorito dalla prospettiva di una serie di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve che ha alimentato l’appetito degli investitori per gli asset a più alto rendimento ma anche più volatili.
“Il Bitcoin è sostenuto dai consistenti afflussi nei nuovi ETF spot e dalle prospettive dell’evento di dimezzamento di aprile e dei tagli dei tassi di interesse della Fed di giugno”, ha spiegato Ben Laidler, global markets strategist della piattaforma di investimento retail eToro.