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Bitcoin senza freni sfonda $94.000, torna ad essere visto come “bene rifugio”

Continua la corsa senza freni del Bitcoin, le cui quotazioni hanno aggiornato i nuovi massimi storici a 94 mila dollari mentre gli analisti vedono sempre più vicino il tetto dei 100mila dollari. Nelle ultime ventiquattro ore, la valuta digitale ha raggiunto un picco di 94.038 dollari, livello mai raggiunto prima, per poi ripiegare a 92.437 dollari. Questa mattina le quotazioni sono ulteriormente salite fino a raggiungere 93,539.84 dollari. La capitalizzazione di mercato ha toccato 1,83 trilioni di dollari.

L’effetto conflitto

Ad innescare l’ultima impennata della criptovaluta più conosciuta al mondo sono state le rinnovate tensioni fra Russia ed Ucraina, dopo che Kiev ha colpito per la prima volta un obiettivo militare all’interno della Russia utilizzando missili a lungo raggio di fabbricazione statunitense. Questo evento alimenta lo spettro di una risposta russa, con l’ombra del nucleare che torna a incombere sulle prospettive globali.

Come l’oro, anche il bitcoin è visto da molti investitori come una copertura contro l’incertezza geopolitica. A questo proposito, oggi UBS Group ha detto che l’oro potrebbe salire fino a 2.900 dollari l’oncia entro la fine del prossimo anno, un’analisi che rispecchia le previsioni di Goldman Sachs

La vittoria di Trump alle elezioni

Nell’ultimo mese, il Bitcoin, così come le altre valute, ha segnato un rialzo del 31%, beneficiando del recente entusiasmo dei trader per il mondo delle criptovalute dopo le elezioni Usa, in quanto si prevede che il presidente eletto Donald Trump posso trasformare gli Stati Uniti nella “capitale crittografica del pianeta”. Le sue promesse alla comunità delle criptovalute includono il lancio di una riserva nazionale di criptovalute con gli oltre 16 miliardi di dollari in bitcoin che il governo degli Stati Uniti ha accumulato attraverso il sequestro di beni, nonché la riduzione dei tassi di interesse.

“Le correlazioni più significative a lungo termine per il bitcoin sono una correlazione negativa con il dollaro statunitense e una correlazione positiva con la crescita della massa monetaria”, ha dichiarato Matt Sigel, responsabile della ricerca sugli asset digitali di VanEck alla CNBC. “Il Bitcoin è un camaleonte”, ha aggiunto Sigel. “Le sue correlazioni cambiano nel tempo; è difficile prevedere con cosa sarà correlato nel breve termine”.

Trump ha inoltre scelto Howard Lutnick, ceo di Cantor Fitzgerald, quale segretario al Commercio. Il finanziere è noto per il suo supporto a Tether, una stablecoin che punta sulla parità con il dollaro, che implica la necessità di mantenere riserve adeguate allo scopo. Un impegno che Liutnick assicura esser stato mantenuto.

Benzina alle quotazioni è arrivata dall’inclusione al Nasdaq, avvenuta ieri, delle opzioni sugli ETF Bicoin. Un nuovo traguardo per il mercato, che lo scorso 11 gennaio, ha festeggiato il lancio dei primi ETF presso le principali borse statunitensi, ed oggi celebra anche le opzioni su quegli ETF, scambiate al Nasdaq.

Il traguardo dei 100mila

Raggiunta la soglia dei 94mila dollari ci si chiede se la criptovaluta arriverà velocemente anche a 100mila dollari e quali saranno gli altri traguardi del mercato.

Se è vero che il bitcoin si è già comportato in passato come un bene rifugio, non va dimenticato che resta un asset rischioso senza una lunga storia, con una volatilità estrema. Citigroup, ad esempio, in una nota di lunedì ha ribadito l’opinione della banca secondo cui il bitcoin non presenta proprietà di riserva di valore.

Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia,“esiste una frenesia e un entusiasmo forse un po’ troppo eccessivi. Ricordiamo che l’insediamento di Donald Trump avverrà solamente dal 20 gennaio 2025 e ancora non è ben chiaro quali saranno le priorità del presidente (a nostro avviso guerra in Medio Oriente e dazi con Cina). Riteniamo che i mercati stiano scontando prima del dovuto le possibili politiche in favore del mondo cripto come era stato promesso in campagna elettorale.

Crediamo, tuttavia, che sia molto difficile che nel breve periodo possano essere implementati tutti quei cambiamenti tanto richiesti dagli utenti delle valute digitali. E come ben sappiamo in politica il dietrofront è sempre dietro l’angolo. Valutiamo, quindi, che il movimento positivo del Bitcoin possa avere una vita breve, forse verso l’obiettivo psicologico di 100 mila dollari, per poi mostrare una correzione significativa”.