Dopo avere sfondato ieri il tetto dei 100 mila dollari, aggiornando così il massimo storico da quando è stato creato a gennaio 2009, il Bitcoin tira il fiato, scambiando sotto i 98 mila dollari (in mattinata a 97.847 dollari). Pesanti sono state, dunque, le prese di beneficio, dopo il rally delle ultime ore. Durante gli scambi notturni, la regina delle criptovalute è arrivata a cedere il 7% a 92.144 dollari, a conferma della forte volatilità dell’asset. Resta comunque da record la valorizzazione complessiva del mercato della criptovaluta, che si attesta a oltre 2 mila miliardi di dollari.
Powell benedice il Bitcoin: “è come l’oro”
Tutto questo è avvenuto mentre ieri è arrivata un’importante apertura da parte del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che per la prima volta ha paragonato il Bitcoin all’oro, ovvero pensandolo come una ipotetica futura riserva di valore.
“La gente usa il Bitcoin come asset speculativo”, ha detto Powell a Andrew Ross Sorkin della CNBC durante il DealBook Summit del New York Times. “È proprio come l’oro, solo che è virtuale, digitale. La gente non lo usa come forma di pagamento o come riserva di valore. Non è un concorrente del dollaro, ma dell’oro”.
Per coloro che osservano i mercati delle criptovalute, i commenti di Powell, anche se involontariamente, hanno fornito un senso di legittimità al bitcoin e hanno contribuito a fargli fare un’altra gamba al rialzo.
“Riteniamo che il paragone del presidente della Fed con l’oro rappresenti uno sviluppo significativo, in quanto introduce un ulteriore livello di credibilità per il bitcoin come asset principale nei mercati globali”, ha dichiarato alla CNBC Joel Kruger, strategist di mercato presso LMAX Group, che gestisce uno scambio di valute e criptovalute.“Il fatto che l’oro sia ancora circa 10 volte più grande del bitcoin dovrebbe fornire ulteriori indicazioni su quanto spazio ci sia ancora per la crescita del bitcoin rispetto ai livelli attuali”, ha aggiunto.
L’alert della Consob
Dichiarazioni che vanno in netto contrasto con quelle di Federico Cornelli, commissario della Consob, che ha recentemente espresso preoccupazioni significative riguardo al Bitcoin e alle criptovalute in generale durante un convegno tenutosi il 22 novembre 2024. Le sue dichiarazioni hanno sottolineato che i Bitcoin sono “altamente, altissimamente speculativi” e che “sotto non c’è nulla”, enfatizzando l’assenza di un debitore che garantisca il valore di queste criptovalute.
Cornelli ha avvertito gli investitori italiani di prestare attenzione, affermando che, nel caso in cui si verifichino problemi con questi strumenti finanziari, “nessuno venga a chiedere rimborsi” alle autorità o ai governi. E ha inoltre notato che molti giovani investitori stanno accumulando criptovalute senza una piena comprensione dei rischi associati, suggerendo che l’educazione finanziaria è fondamentale in questo contesto. Queste affermazioni si inseriscono in un quadro più ampio di scetticismo istituzionale nei confronti delle criptovalute in Italia, dove la Consob ha già avvertito in passato riguardo all’instabilità e alla mancanza di regolamentazione di questi asset.
Le prospettive secondo gli analisti
Dopo il recente calo, “anche se sembra che ci sia ancora spazio per correre, ci si aspetta che gli investitori incassino un po’ di guadagni’, hanno detto gli esperti di eToro, spiegando che “se si guarda ai cicli precedenti, non è insolito vedere crolli del 20%-40% nel prezzo di Bitcoin durante i mercati toro”.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, “Il superamento della resistenza psicologica dei 100 mila dollari è sicuramente un segnale chiaro e forte per la tendenza positiva della criptovaluta. Le quotazioni del BTC sono salite fino a un picco storico a $103918. L’euforia della nomina di Atkins potrebbe spingere i prezzi ancora più in alto verso target long ipotizzabili a $120000. Conferme, arriveranno, con il superamento di $103918. Timidi segnali negativi potrebbero invece giungere con il cedimento del supporto a $99.678, preludio per un possibile calo verso $93.580”.
Ricordiamo, a questo proposito, che la fiammata che ha portato il Bitcoin sopra quota 100 mila è stata la nomina da da parte di Donald Trump di Paul Atkins a capo della SEC. Atckins, avvocato e uomo d’affari statunitense, è noto per il suo approccio favorevole alle criptovalute e all’innovazione nel settore finanziario. Ex commissario della Securities and Exchange Commission (SEC) dal 2002 al 2008, durante l’amministrazione di George W. Bush, Atkins si è fatto notare per il suo atteggiamento critico verso le sanzioni elevate contro le aziende pubbliche, ritenendo che queste danneggiassero gli azionisti.
Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital, ha aggiunto:
“Nonostante l’euforia, il mercato ha bisogno di pause di stabilizzazione. Dopo guadagni significativi, i pullback sono caratteristici prima che emerga una tendenza sostenibile. Chi entra ora nel mercato dovrebbe tenere a mente questa dinamica. Quello che però sembra chiaro è che finanza tradizionale e digitale stanno iniziando sempre più a convergere”.