HONG KONG (WSI) – Le truffe a piramide tipiche dello schema Ponzi non risparmiano nemmeno il mondo digitale e iniziano infatti a verificarsi anche nel mercato dei Bitcoin, la più celebre moneta virtuale in circolazione.
L’azienda di Hong Kong MyCoin è accusata di aver messo in piedi uno schema Ponzi su grande scala, stando a un articolo del giornale South China Morning Post.
Si parla di una truffa da più di 400 milioni di dollari.
Finanziare le remunerazioni dei clienti con fondi di nuovi clienti: così funziona la piramide Ponzi. Non si tratta di soldi reali di proprietà dell’azienda o della clientela, dunque, ma di guadagni potenziali futuri reinvestiti con un effetto catena molto pericoloso.
Risultato: la società non dispone di fondi reali risparmiati dai propri clienti, ma solo di denaro ‘virtuale’ che spera si materializzerà in futuro.
La promessa di un rendimento moltiplicato per 2,5 ha attirato tanti clienti nella trappola. Nel caso specifico il rendimento esorbitante era il seguente: per un deposito di 400 mila dollari (circa 350 mila euro) ai clienti veniva promesso un milione di ollari (880 mila euro) appena 4 mesi dopo.
Per i clienti desiderosi di convincere un amico a diventare anch’egli cliente, MyCoin prometteva in regalo un’auto di lusso.
A dicembre i clienti sono stati avvertiti che tutti i loro conti sono stati bloccati. Pochi giorni dopo, MyCoin è stata messa in liquidazione.
(DaC)