A cura di Matteo Oddi
Le indiscrezioni sull’apertura della società madre della Borsa di New York, ICE, alla possibilità di offrire contratti swap in Bitcoin, potrebbe essere una pietra miliare per la criptovaluta più capitalizzata al mondo, in quanto potrebbe portare secondo quando riferito alla CNBC dagli analisti Dominic Chu Robert Kelly a “un’adozione massiccia” di Bitcoin.
Al contrario dei future offerti su CME e CBOE, che hanno più che altro un appeal speculativo, i contratti scambiati sulla piattaforma di trading a Wall Street si concluderanno con la consegna fisica della moneta crittografica e non con la somma in moneta fiat. Si tratta di un passaggio fondamentale.
Sul fronte dei mercati, se prendiamo in considerazione un orizzonte a lungo termine, allora ci sono innumerevoli previsioni rialziste di analisti ed esperti del settore che vedono il Bitcoin (BTC) superare (anche di molto) i massimi storici, fissati vicino ai 20.000 dollari nel mese di dicembre, già entro fine anno. In quest’ottica, sempre che si condividano i pronostici di cui sopra, praticamente ogni momento è buono per entrare.
“Anche se il bitcoin riuscisse solo a ritagliarsi una minuscola parte di tutto l’ecosistema finanziario, la principale criptovaluta ha ancora parecchio spazio per crescere fino ad arrivare a riempire quella piccola porzione”, suggerisce Anatoliy Knyazev di Exante.
Il discorso si fa diverso per i time-frame più corti. Riuscire a entrare, e ad uscire, al momento giusto è la sfida operativa chiave in ogni mercato, ma in un contesto innovativo volatile come quello delle criptovalute quella difficoltà è destinata ad aumentare ulteriormente.
Quello di cui hanno bisogno i trader di bitcoin è proprio capire se un certo movimento di prezzo fa parte di una tendenza generale o è ascrivibile solo alla normale volatilità targata Bitcoin. Per non rischiare di rendere infruttuosa la ricerca di indicatori e segnali utili, bisogna imparare a dotarsi di una bussola composta da livelli di prezzo interessanti e strumenti di monitoraggio.
L’osservazione dell’andamento del prezzo e dei volumi del Bitcoin aiuta a determinare i primi; due strumenti utilissimi a questo riguardo sono il famoso Coinmarketcap, che traccia la capitalizzazione di mercato, i volumi degli scambi dell’intero comparto e l’indice di dominanza del Bitcoin, e il meno conosciuto bitcoinity.org, che invece si concentra solo sul bitcoin. Caratteristica di questo progetto (ancora in versione beta) è che si basa sui dati provenienti da alcuni dei principali exchange per calcolarne l’order book combinato, arrivando in questo modo a fornire una specie di panoramica sul sentiment generale del mercato.
Un’altra pagina che non può mancare tra i segnalibri del browser del trader di bitcoin è Solume.io, una specie di Coinmarketcap con un occhio di riguardo alla sfera social. La classifica del sito ordina le criptovalute per prezzo e market cap, ma traccia anche il numero di post che parlano dei vari progetti su Twitter, Reddit e il forum bitcointalk.org, la loro variazione di volume e, soprattutto, indica se sono interventi di tono positivo o negativo nei confronti di una particolare criptovaluta.
Poter determinare l’esistenza o il formarsi di un trend sui social in atto può rivelarsi cruciale nel prevedere importanti sviluppi della price action.
Fermo restando che nessuno di questi tre siti è in grado di assicurare l’entrata al prezzo più basso né l’uscita al prezzo più alto, al trader di bitcoin non resta che provare a sfruttarli per avere una visione d’insieme il più completa possibile e poi decidere di conseguenza.