A cura di Exante
Se pensate che state avendo una brutta giornata, mettetevi seduti e godetevi la lettura di queste cinque persone che hanno perso i loro bitcoin nei modi più stupidi possibili.
Con il valore del bitcoin che ha superato i 9.500 dollari e sembra intenzionato a superare i 10.000 molto presto, probabilmente entro la chiusura della seduta odierna, è sicuramente bene sapere cosa NON fare con i propri bitcoin.
Metodo 1: Dimenticare il pin del proprio portafoglio hardware
Cifra persa: 7,4 BTC (che adesso varrebbero più di 70.000 dollari)
Mark Frauenfelder acquistò 7,4 bitcoin all’inizio del 2016 – che allora aveva un valore di mercato di 3.000 dollari. Per salvaguardarli, acquistò un portafoglio hardware – essenzialmente, una penna USB che contiene le proprie chiavi private e permette di autorizzare transazioni senza esporre queste chiavi su internet. Il suo portafoglio, di marca Trezor, era protetto da un codice PIN a 6 cifre. Frauenfelder scrisse il suo PIN su un foglio di carta, che perse subito. Il suo Trezor, sfortunatamente, possedeva un meccanismo incorporato anti-decifrazione. Per evitare un algoritmo che crackasse milioni di combinazioni di PIN al secondo, il portafoglio richiese una pausa che cresceva esponenzialmente tra i tentativi di login falliti. Quindi, quando Frauenfelder provò una serie delle sue combinazioni a sei cifre, dovette aspettare 9 ore tra un tentativo e l’altro… La sua storia, come ha raccontato a Wired magazine, termina con il pagamento di una grossa somma ad un hacker per il recupero dei suoi BTC.
Metodo 2: Buttare via il proprio disco rigido
Cifra persa: 1400 BTC (che adesso varrebbero 13,3 milioni di dollari)
Sì, avete letto bene: un pover’uomo ha buttato via 1400 bitcoin, che aveva acquistato quando il BTC si scambiava per 1,5 dollari. Li aveva conservati in un portafoglio cold storage – un file di testo con una lunga serie di hash crittografici che rappresentavano una chiave di cifratura. Stava pulendo la propria casa, quando gettò accidentalmente la chiave USB, con i suoi BTC che allora valevano all’incirca 4.000 dollari. Fu un brutto danno, ma la cosa peggiorò quando il prezzo del bitcoin continuò a salire e salire e le monete in quella USB adesso equivarrebbero ad abbastanza soldi da consentirgli di non dover più lavorare. Questo articolo descrive in che modo abbia accettato la sua perdita – una lettura dolorosa.
Metodo 3: Aggiornare il proprio computer
Cifra persa: 150 BTC (che adesso varrebbero circa 1,4 milioni di dollari)
Questo povero utente di Reddit possedeva 150 BTC che conservava un portafoglio del suo computer, ma nel momento di dovere aggiornare il suo disco rigido se ne dimenticò. Il suo appunto scritto a penna avvolto intorno al vecchio disco rigido che ammoniva il suo futuro se stesso di “NON GETTARLO” non lo ha fermato dal buttarlo via comunque. Alcuni portafogli più recenti consentono agli utenti di ricreare un wallet utilizzando un seed di backup – ma non è di certo un pensiero confortante per l’utente reddit giustamente chiamatosi ‘me_is_idiot’.
Metodo 4: Dimenticarsi dei propri bitcoin minati
Cifra persa: 7500 BTC (che adesso varrebbero circa 71,2 milioni di dollari)
Nel 2009, James Howels decise di accendere il suo laptop Dell XPS N1710 per minare alcuni bitcoin. Erano i primi tempi, quindi il mining era una passeggiata. In dieci giorni aveva raccolto circa 7500 bitcoin (!), quando la sua ragazza gli disse che il suono della ventola del computer aveva iniziato a darle fastidio. Howells fermò il programma e si dimenticò prontamente delle sue criptomonete. Fu soltanto dopo aver buttato via il suo vecchio disco rigido che capì cosa aveva fatto. I suoi 7500 BTC varrebbero adesso più di 70 milioni di dollari – quindi, ogni volta che il bitcoin supera il suo prezzo record, James Howells ha probabilmente una giornata peggiore della vostra…
Metodo 5: Farsi hackerare
Cifra persa: “molti milioni”
Jared Kenna gestiva un’impresa online che accettava bitcoin. Era anche uno dei primi minatori e si dice possedesse grandi somme di BTC nascoste nel suo computer. Un hacker attaccò Kenna facendo uso di una tecnica di ingegneria sociale e convinse il suo operatore telefonico a trasferire il suo numero ad un altro gestore. Ciò gli consentì di resettare tutti i conti 2FA e rovinargli quindi la vita. L’hacker entrò nell’account windows e nel computer della vittima e rubò migliaia di bitcoin. Morale della favola: utilizzate il 2FA, ma eseguite l’autenticazione con un’app e non con il vostro numero di telefono.