Più che in Francia il vero rischio per la tenuta dell’Eurozona va ricercato in Italia: a sostenerlo è il chief macro strategist di BlackRock International, Rupert Harrison. A colloquio negli studi di Bloomberg, Harrison ha definito come molto improbabile una vittoria della candidata antieuropeista, Marine Le Pen, alle prossime elezioni presidenziali francesi. Per il momento, i sondaggi sull’esito del secondo turno di votazione vedono la candidata del Front National come perdente quale che sia il suo sfidante, Emmanuel Macron o Francois Fillon.
Dopo le elezioni in Francia i mercato”torneranno a concentrarsi sull’Italia, che rappresenta ancora il rischio maggiore per l’Unione Europea e l’Eurozona”, prosegue Harrison. L’Italia, infatti, “non è solo un’economia stagnante, ma anche un ecosistema politico dove, mettendo assieme il Movimento 5 stelle, la Lega Nord e altre formazioni minori si può davvero immaginare un fronte anti-status quo in grado di ottenere più del 50 per cento dei voti”.
Harrison chiarisce meglio che “l’Italia è pericolosa perché è un Paese nel quale nel giro di pochi anni si può arrivare in una situazione per la quale i candidati anti-euro dispongono di più di metà dei seggi in parlamento”. Non sarebbe questo il caso né in Olanda, le cui imminenti elezioni vedono l’euroscettico Geert Wilders in testa, ma con poche chance di formare una coalizione di governo, né in Francia.
Secondo l’ultimo sondaggio Ipr Marketing diffuso durante la trasmissione di Rai3 Cartabianca, la somma dei partiti a vario titolo euroscettici raggiunge il 49% se nel gruppo si includono M5s (27%), Lega (13%), Fratelli d’Italia (5%) e Sinistra Italiana (4%).