Nonostante l’economia sia in recupero e i mercati sembrino calmi, i rischi geopolitici sono in aumento, avverte Richard Turnill, Chief Investment Strategist di BlackRock. L’indice BlackRock che misura il grado di preoccupazioni dei mercati finanziari sul rischio geopolitico è ora ai livelli più alti dal marzo 2015 e molto al di sopra del 2017 quando i mercati hanno vissuto la notizia dell’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Si avvicina alle preoccupazioni geopolitiche suscitate dalla crisi di Crimea nel 2014.
L’indice è ancora al di sotto del livello di picco di lungo termine ma i rischi di un approccio più duro degli Stati Uniti sul commercio potrebbero diventare preoccupanti. Non sempre un rischio geopolitico deve mettere in tensione i mercati. Secondo diverse analisi, gli shock geopolitici globali tendono a danneggiare le attività solo per breve tempo se il contesto economico è solido. Una reazione del mercato globale negativa più duratura e acuta è più probabile se si verificano allo stesso tempo più shock o se l’economia è debole.
Secondo Turnill, i timori arrivano dall’approccio protezionistico degli Stati Uniti al commercio, che potrebbe scuotere la crescita globale e le prospettive di guadagno. Qualunque interruzione dei colloqui dell’accordo di libero scambio dell’America del Nord, il Nafta, sarebbe un segnale infausto per il commercio globale, nelle analisi di BlackRock, e colpirà le azioni dei mercati emergenti a breve termine.
Le crescenti tensioni commerciali con la Cina sono un’altra preoccupazione. “Stiamo osservando da vicino i prossimi passi nelle revisioni statunitensi in corso sulle pratiche commerciali della Cina in settori come la tecnologia, l’acciaio e l’alluminio”, afferma Richard Turnill, “Non prevediamo una guerra commerciale ma gli investitori dovrebbero fare attenzione alla volatilità indotta dal commercio nel 2018”.